AbruzzoDal 21 maggio al 4 giugno 2022 |
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Tante volte l'intero viaggio si costruisce intorno al luogo che si desidera conoscere, oppure intorno un'esperienza particolare da fare, o semplicemente per andare
a trovare gli amici. Il viaggio in Abruzzo è stato abbastanza lungo, 2 settimane, e il punto di partenza per organizzarlo è stata la transiberiana d'Abruzzo.
Questa esperienza che volevo fare è stata la parte centrale del programma. Ho dedicato l'inizio e la fine agli amici incontrati nei viaggi precedenti e il resto
del tempo ho trascorso all'esplorazione del territorio. Ho incluso tutti e tre i motivi nominati inizialmente perché avevo il tempo a disposizione. E poi, mi
piacciono i viaggi lunghi e lenti. Il mio sogno rimane un viaggio in treno che attraversa un continente, magari la transiberiana, quella vera.
La prima tappa è stata la città di Ascoli Piceno che è nelle Marche e dove nelle vicinanze vive la mia amica Roberta che ho conosciuto in viaggio in Giappone. Ci siamo trovate a cena insieme ai nostri compagni. La serata è passata velocemente e piacevolmente con la speranza di rivederci presto e fare un altro bel viaggio insieme. E' stato un bell'inizio in una bella città. La piazza di Ascoli Piceno è conosciuta per la sua particolare bellezza e devo dire che mi ha colpito molto già la prima sera. Il giorno seguente abbiamo visitato la mostra al Palazzo dei Capitani, intitolata "La ricerca della Bellezza". I quadri esposti erano della collezione privata di Sgarbi. Accanto al Palazzo c'è lo storico Caffè Meletti dove si può degustare il liquore anisetta preparato esclusivamente da loro. Purtroppo, avevo voglia di un cocktail. Dico purtroppo perché è stata la conferma che è molto difficile trovare un posto dove li fanno bene. Comunque, ci siamo divertiti molto e il barman che ha mischiato qualcosa senza capire cosa abbiamo chiesto è stato il massimo. La morale: se non conosci quello che ordini ti portano qualsiasi cosa. Lunedì 23 è stato il mio compleanno e ho trovato una cosa particolare da fare. Vicino ad Ascoli Piceno c'e il paesino Acquasanta terme. Ho letto che prima di arrivare là c'è il posto Lu Vurghe. Da questa insegna parte un sentiero che scende fino ad un fiumicello. Accanto al fiumicello ci sono le fonti d'acqua calda, ma non troppo calda, che odora di zolfo. E' un posto incantevole e quando sono arrivata era deserto. Intorno alle fonti sono state create due piccole piscine con i sassi. Ero al settimo cielo quando sono entrata nell'acqua. Assorbivo con tutto il corpo la bellezza che mi circondava. Dall'espressione beata del viso si capiva che anche mio marito condivideva la mia sensazione. Quando hanno iniziato ad arrivare le altre persone, noi c'è ne siamo andati. Ci siamo fermati al bar del paese per uno spuntino e una birra prima di proseguire nella direzione del Gran Sasso. Ho prenotato 3 notti a Ornano Grande, alla "Locanda del parco". Da lì ogni giorno facevamo le gite. Sara, della Locanda è stata di grande aiuto per organizzarle. Subito all'arrivo nel pomeriggio ci ha suggerito di visitare Castelli, un piccolo borgo famoso per le ceramiche. Lungo la strada per Castelli abbiamo visto numerosi laboratori. Volevamo visitare la chiesa di San Donato per veder il rivestimento delle pareti e il soffitto con le maioliche, ma l'abbiamo trovata chiusa. Peccato, deve essere stata molto bella in quanto nominata La Cappella Sistina della maiolica. La prima gita di un intero giorno l'abbiamo dedicata al Campo Imperatore. Speravamo di raggiungerlo con la funivia, ma la funivia non era in funzione perché eravamo ancora nel mese di maggio. Durante l'estate la funivia porta i visitatori sul piano alto che sono tantissimi; d'altronde, per tutte le macchine non c'è posto. Noi siamo andati in macchina e devo sottolineare che durante tutto il viaggio ci siamo goduti le strade deserte. Il paesaggio al Campo Imperatore era magico: pianura ricoperta dei vari fiori di diversi colori circondata dalle montagne con strisce di neve. Il piccolo Tibet è il nome adeguato, infatti mi ha ricordato il Tibet. Dopo varie soste per scattare le foto ci siamo sdraiati sull'erba accanto una pozza d'acqua che non si potrebbe definire laghetto, per ammirare il cielo blu, la terra, le montagne, le nuvole, il silenzio. Al famoso Ristoro Mucciante siamo arrivati al momento giusto; l'ora di pranzo quando era abbastanza pieno e avvolto nel fumo delle griglie accese. L'atmosfera era proprio bella e la sorpresa che mi tocca cucinare in queste condizioni non mi è dispiaciuta. Ho comprato tre salsicce, pane e birra e in un attimo il pranzo era pronto. La maggior parte preparava gli arrosticini che in Abruzzo sono i protagonisti della cucina. Mi sono piaciuti molto per la cena il giorno precedente, perciò volevo assaggiare altre cose tipiche. Al ritorno all'alloggio ci siamo persi tra le stradine che collegano vari paesini situati sulle colline e così abbiamo visitato un altro borgo Farindola. I gestori della Locanda ci hanno detto che anche per la gente del posto non è sempre facile orientarsi, così ci siamo sentiti un po' meglio. Per il giorno seguente Sara ci ha fatto il programma segnalando bene le strade che dovevamo prendere per non perderci. Ai Prati di Tivo siamo arrivati in mattinata e sul suo consiglio abbiamo fatto una breve e poco impegnativa camminata fino al rifugio. Il bosco era veramente molto bello ed era rilassante stare in mezzo al verde. Ho lasciato il marito a riposare davanti al rifugio che naturalmente era chiuso come tutti gli altri che abbiamo trovato. La mia curiosità mi ha portata ancora un po' avanti, volevo vedere cosa c'è dopo. Sempre voglio vedere cosa c'è dopo. Mi sono trovata al improvviso in una pianura fiorita con le montagne innevate davanti, una croce che dominava lo spazio e sotto c'era il precipizio. Le immagini parlano più di ogni descrizione. Ho portato il marito in questo luogo magnifico; si gioisce di più in compagnia. La scritta con i sassolini era fantastica: "Sapiens, bla, bla, bla". Ho pensato che la gente saggia frequenta la montagna. Salendo verso Prati di Tivo abbiamo notato un pugno di case sotto la roccia. Scendendo ci siamo fermati in questo mini borgo molto carino. Dove abbiamo parcheggiato la macchina c'era un ruscello che proseguiva dall'altra parte della strada, passando sotto la strada. Tra le case in pietra con i passaggi stretti non è stato facile camminare. In alcuni punti non ero sicura di trovare l'uscita. Come nella maggior parte dei borghi nelle parti antiche era difficile incontrare gli abitanti. Mi è piaciuto molto Pietracamela, e anche i fagioli che abbiamo pranzato nel ristorante dell'albergo erano ottimi. Credo che sia l'unico albergo lì. Nel pomeriggio, tornando verso l'alloggio, abbiamo chiuso il cerchio del percorso passando dal lago di Campotosto. Come il giorno precedente siamo passati dalla galleria che va da Assergi a Colledara e attraversa il Gran Sasso. In mezz'ora si arriva alla nostra destinazione, la Locanda dove alloggiavamo, ma siccome era ancora presto ci siamo fermati a Isola del Gran Sasso. L'orario era quello dell'aperitivo e in piazzetta c'era un po' di gente. In un quarto d'ora abbiamo visitato il borgo e poi ci siamo dedicati all'aperitivo. Quanti borghi abbiamo visto?! Quattro nominati e altri quattro di cui parlerò più avanti. Visitare l'Aquila dopo il terremoto del 2009 è un'esperienza molto particolare. La città è triste nonostante la vita che continua e si sforza di ripristinare l'anima. Il dolore rimane. A parte la zona centrale riportata allo stato precedente, tutto il resto è un grande cantiere. Non ci siamo fermati molto, abbiamo visto le fontane e la basilica di Collemaggio. I lavori di ristrutturazione al suo interno sono ancora in corso, ma da fuori è come era prima del terremoto. Ho cercato le immagini su Google per vedere in che stato era dopo il terremoto; completamente distrutta. E' stata tra i monumenti più danneggiati. Devo dire che il lavoro di recupero è stato notevole. Dall'Aquila il programma ci ha portati a visitare altri tre borghi: Santo Stefano di Sessanio, Rocca Calascio e Castel del Monte. A Castel del Monte, che non è quello della Puglia, ci tengo a precisare, abbiamo fatto 1 notte. Di questi tre borghi è l'unico abitato e il gestore dell'albergo ci ha detto che loro sono molto fieri per questo. La gente sta tornando nelle case vecchie messe a posto. Invece a Santo Stefano di Sessanio, le case abbandonate sono state trasformate nell'albergo diffuso. Funziona cosi: la reception si trova in una casa e lì si prendono le chiavi del proprio alloggio. Direi un buon modo per offrire a turisti un'esperienza interessante e come tutte le cose un po' particolari non ad un buon prezzo. Rocca Calascio con il suo castello duecentesco, molto pittoresco e molto fotografato, è situato a 1460 m, non ha bisogno di tante parole. Si affaccia sulle montagne del Gran Sasso e offre una vista incredibile, lo set perfetto per girare un film. Qui e nella zona dintorno hanno girato Ladyhowke, come anche tanti altri film stranieri e italiani. Siccome si avvicinava il giorno della partenza con il trenino, noi ci avvicinavamo a Sulmona. Ci piaceva l'idea di fare una sosta lungo la strada e la proposta della signora dell'albergo è stata accolta. Abbiamo deciso di fare escursione con la canoa sul fiume Tirino. Non l'abbiamo fatta perché era possibile farlo soltanto durante il weekend. Questo l'abbiamo saputo chiamando il numero scritto vicino al posto dove stavano le canoe. Eravamo da soli nel bosco accanto al fiume e avevamo le ciliegie appena comprate. Mi sono immersa nel paesaggio, ascoltavo gli uccellini e sputavo i noccioli. E' stata una bella sosta anche senza la canoa. Sulmona ci ha accolti con la pioggia. All'arrivo il mio primo pensiero era trovare il negozio dei confetti di Pelino. Sulmona è la città dei confetti e io ho deciso di comprarli e portarli a New York a settembre, per un matrimonio. Guarda il caso ci siamo fermati proprio al posto giusto, quasi davanti al negozio. Dopo un po' si è fermata la pioggia e ci ha permesso di passeggiare senza ombrello. Il centro storico è molto grazioso e piuttosto vivace. Tra le varie cose belle che ho visto, l'acquedotto medievale in pieno centro è stata la parte che mi è piaciuta di più. Finalmente è arrivato il grande giorno, giorno di partenza con il treno storico. Di notte è passato il temporale e la giornata era soleggiata. Ammetto che sono fortunata con il tempo. In stazione c'era tanta gente, tutti ad aspettare il nostro treno. Ho percepito l'emozione collettiva quando è apparso in vista. La partenza era festosa grazie ai musicisti che ci hanno accompagnato durante tutto il viaggio. Il viaggio nel tempo nella carrozza del 1959 verso Carovilli, il borgo nel Molise, è stato poetico. Mio marito ha notato che c'era più spazio per i passeggeri una volta rispetto ad oggi, però si è lamentato per i duri sedili in legno. Io ho guardato il paesaggio dalla finestra aperta del treno e ho sentito l'odore delle erbe. Ho pensato che questo è un vero viaggio di lusso. Prima di lasciare le montagne d'Abruzzo abbiamo visitato Scanno. Tra tutti i borghi visitati, per me è quello più bello. Sarà perché mi piace molto la fotografia e Scanno è borgo dei fotografi. A loro è dedicata la via dei Fotografi. Numerosi artisti hanno immortalato il fascino pittoresco di questo borgo. Le foto di alcuni famosi fotografi sono esposte lungo le vie, in una mostra permanente. Nonostante fosse domenica mattina, i negozietti con i prodotti tipici erano aperti. L'atmosfera era molto bella, luce pure, così anch'io ho scattato una foto artistica. Dico artistica perché in quel momento mi sono sentita la fotografa; tale è stato il mio stato d'animo. Sette giorni seguenti li abbiamo trascorsi al mare. A Ortona ci hanno ospitato dei cari amici Teresa e Corrado. La nostra amicizia è nata in Africa, sull'isola di Mafia, esattamente dieci anni fa. Non capita spesso di trovarsi così bene con le persone appena conosciute. Nonostante le giornate molto impegnative, hanno trovato il modo di stare insieme a noi. Con Teresa abbiamo visitato il cimitero canadese dove sono sepolti 1615 soldati, la maggior parte canadesi, morti nel 1943. Il cimitero è molto bello, le lapidi bianche e rose rosse. E' posizionato vicino al mare e dietro c'è un sentiero con promontorio che offre una vista da cartolina. Un altro posto che abbiamo visitato è Crecchio, il borgo tra i più belli, molto curato. Mi ricorderò questo borgo per le nespole che ho mangiato con Teresa. Per la prima volta in vita mia ho mangiato le nespole raccolte direttamente dall'albero. Corrado invece ha organizzato il pranzo su un trabocco e ha invitato anche sua cugina Laura. Ottima compagnia, il posto molto suggestivo, buon cibo e vino, non si poteva desiderare di più. Però dopo pranzo ci sono state altre belle sorprese; la visita di Abbazia San Giovanni in Venere. Questa Abbazia è importante perché qui si sono sposati Corrado e Teresa. Laura ed io abbiamo fatto tante foto agli sposini di una volta sui gradini davanti all'altare. Corrado, che è un tenerone, era visibilmente commosso. Mi è piaciuto tanto questo momento con loro due. Abbiamo condiviso l'emozione in un luogo stupendo. Fine della giornata al Promontorio d'Annunziano e poi una passeggiata in spiaggia sono stati un degno finale di una giornata da ricordarsi. Gli ultimi 3 giorni siamo stati a Vasto, in un b&b, molto carino, in mezzo agli ulivi e vigneti. Dal patio si vedeva il faro e il mare. La riserva naturale Punta Aderci era distante 6, 7 minuti di macchina. Il sentiero che porta al punto da dove c'è la vista migliore l'abbiamo fatto a piedi. Lungo il tragitto ci superavano in bici e qualcuno anche a cavallo. L'immagine era un quadro, con i colori bianco, giallo e blu. Mentre scattavo le foto ho sentito parlare al telefono una signora che descriveva quanto è bello il posto e diceva che assolutamente doveva tornarci. Ho pensato quante volte ho sentito le frasi così; un giorno dobbiamo tornarci. Con il tempo ho imparato a fare le cose con calma, visitare i posti senza correre, e non avere le scadenze e limiti almeno in vacanza. Non voglio scrivere l'elenco dei posti di cui sono passata e dove devo tornarci. Voglio stare in un posto che mi piace. Siamo stati in spiaggia per l'intera giornata, precisamente in due spiagge; Punta Aderci e Punta Penna. Nella riserva ci sono solo spiagge libere e questo mi è piaciuto molto. Il giorno seguente dopo la visita di Termoli, tutto il pomeriggio siamo stati in una spiaggia attrezzata e quasi vuota. Il relax totale prima di rientrare a casa dopo una lunga e ricca vacanza non era necessario ma era in linea con il nostro slow vacation. |