CracoviaDal 20 al 25 Ottobre 2014 |
SpaziOso
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Cosa c'è a Cracovia? Perché andate a Cracovia? Erano le domande che mi facevano le persone quando dicevo qual era la meta del mio prossimo viaggio. Io mi chiedevo: perché me lo domandano? Quando
ho detto che a dicembre sarei andata a New York nessuno mi ha fatto domande di questo genere; "che bello" era il solito commento. Sono sicura che nominando Parigi, Barcellona o qualche altra
città conosciuta nessuno mi avrebbe fatto la domanda "cosa vai a fare là?". Ecco, "conosciuta" è la parola chiave... Cracovia non è una città conosciuta.
Allora, la prima cosa da dire è che si trova in Polonia e poi che papa Giovanni Paolo II ha studiato proprio a Cracovia. L'università di Cracovia chiamata Università Jagellonica è, dopo quella di Praga, la seconda università in ordine di anno di fondazione, 1364, per il volere del re Casimiro il Grande. La sede è il Collegium Maius, visitabile con la guida. Sono rimasta molto dispiaciuta per non aver potuto visitare tutte le aule e la biblioteca a causa di una conferenza in corso durante la nostra visita. E' un luogo pieno di fascino che mi ha emozionata. Vedere la lista dei studenti del XV secolo dove appare il nome di Copernico e nella stessa stanza dedicata a lui il suo mappamondo ingrandito, dove per la prima volta è disegnato il continente americano chiamato Brazilia, per me è stato entusiasmante. Al museo al pian terreno si trova il bellissimo Globus Jagellonius in oro del quale è stata realizzata una copia ingrandita. Prima della visita abbiamo aspettato nel cortile le ore 11 quando dall'orologio si aprono le finestre ed escono le figure di personaggi famosi che sfilano accompagnati dalla musica. Nonostante tutto l'impegno che ho messo per prepararmi a fare il filmino, neanche questa volta non ce l'ho fatta. Per fortuna su YouTube c'è tutto. Penso che dovrei rivolgermi a Santa Rita, la santa delle cause perse o delle cose impossibili, ma nel frattempo userò i filmati degli altri.
In cinque giorni noi tre amiche siamo state molto bene insieme e neanche la pioggia e il freddo, che ci hanno sorpreso un po', hanno guastato il piacere di andare a spasso per la città. A piedi si possono raggiungere tutti i luoghi di interesse e qual è il modo migliore per conoscere un luogo se non consumare le scarpe? Meravigliosa la piazza Rynek Glowny sia la sera del nostro arrivo, quando l'abbiamo percorsa accompagnate da una banda di musicisti scozzesi che suonavano musica tradizionale, sia al mattino dalla nostra camera all'ultimo piano del nostro albergo il Dom Poloni. Il sole splendeva su Cracovia e noi non vedevamo l'ora di visitare il Castello che era la nostra prima meta. Il Castello di Wawel, sulla sponda del fiume Vistola, situato sulla collinetta vicino al centro, è un ottimo punto di partenza per conoscere la città. La sua importanza per la Polonia è legata all'incoronazione dei re e alla sepoltura di alcuni illustri concittadini polacchi nella Cattedrale. Il famoso quadro di Leonardo da Vinci la "Dama con l'ermellino" si trova in una sala d'esposizione dove si può ammirare in santa pace; c'è poca gente, visto che non molti sanno che il quadro è là. Invece la storia del drago e la sua grotta dalla quale terrorizzava la città è più nota. Una foto ricordo vicino alla statua del drago avvelenato non si poteva mancare. Mi dispiace che lo abbiano ammazzato in questo modo, non è stata una morte degna di un drago. Due parole infine sulla cucina. Se vi immaginate una cucina triste e povera vi sbagliate: le zuppe la fanno da padrona, soprattutto quelle servite in una sorta di pagnotta di pane di segale. Ce ne sono per tutti i gusti: dalla carne ai funghi alle barbabietole, tutte gustosissime. La specialità sono i pierogi, sorta di ravioli di pasta fresca con vari ripieni, sia di carne sia di verdure conditi con cipolla e panna acida. Non terminate il vostro pranzo e cena senza aver gustato uno dei dolci tipici della tradizione polacca. Per quello che riguarda invece lo shopping da non perdere un giro nel Fondaco dei tessuti nella piazza Rynek Glowny, per trovare l'immancabile ambra del Baltico e oggetti tipici del folclore polacco. Indirizi utili
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