Praga

Dal 24 al 27 Novembre 2013
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Praga è conosciuta come città dorata e magica. Credo che nessun visitatore possa resistere al suo fascino misterioso. Quando io e la mia amica Maddalena abbiamo raggiunto la piazza del Municipio andando verso il nostro albergo, ho preso la macchina fotografica e ho cominciato a scattare foto una dietro l'altra. Ogni cosa che vedevo meritava di essere fotografata, ero impazzita, la mia testa girava a destra e sinistra e all'improvviso mi sono trovata davanti alla torre dell'orologio astronomico. Ogni ora sfilano i 12 apostoli che escono dalle due finestre sopra l'orologio, mentre la Morte tira una corda davanti ai numerosi turisti che aspettano. Noi due potevamo uscire dal nostro albergo che si trovava di fronte all'orologio in qualsiasi ora del giorno e della notte per assistere alla performance.

Hotel U Prince a cinque stelle L'orologio astronomico di Praga Una sinagoga del quartiere ebraico

U Prince è il nome del albergo, significa dal principe, stavamo benissimo da "lui" anche senza i nostri principi. Un bicchiere di spumante sulla terrazza dalla quale si vede tutta la città è stato un ottimo inizio e un gradito benvenuto a Praga da parte dell'albergo. Giusto il tempo di lasciare i bagagli ed eravamo già fuori dirette verso il quartiere ebraico. A Budapest ci eravamo "perse" la sinagoga e non volevamo assolutamente rifare lo stesso errore a Praga. La Sinagoga Vecchio-Nuova è una delle più antiche in Europa costruita nel XIII secolo. Si sono create tante leggende tra le quali quella che è stata costruita con le pietre di Gerusalemme portate in volo da angeli e quella che racconta che nella sua soffitta vi siano i resti del Golem. Chi è il Golem? E' un personaggio creato dal rabbino Loew per difendere la città. Sulle bancarelle, nella strada che porta al cimitero ebraico si vendono le statuette raffiguranti il gigante d'argilla. Una curiosità: accanto alla sinagoga spagnola (dove non esiste più il matroneo ma le donne possono sedersi accanto agli uomini) c'è un singolare omaggio di Praga a uno dei suoi più illustri scrittori, Franz Kafka. Lo scrittore è seduto sulle spalle di un cappotto gigante senza corpo, forse a rappresentare il rapporto complicato che ebbe con suo padre, uomo forte e austero ben descritto nella famosa Lettera al padre.

Una doppia kappa per Kafka

Il nostro interesse con questa breve visita era soddisfatto e, considerando i tre giorni a disposizione, attraversare il ponte Carlo al crepuscolo faceva parte del nostro tour personale. Il fiume Vltava o Moldava (preferisco il nome ceco Vltava) mi ha fatto capire quanto mi piacciono le città con grandi fiumi come Kiev, Belgrado, Budapest... Il fascino dell'Est unito all'acqua dolce che scorre. Le luci dei lampioni che illuminano il ponte gettano le ombre sulle statue dei santi, passeggeri, artisti e mendicanti, tutti uniti nello stesso posto ma con ruoli diversi. Nonostante troppi negozi di souvenir nella via Karlova, il fascino di una passeggiata serale verso il ponte resta intatto: perdersi nei vicoli di Praga di giorno e di notte è bellissimo, si ha sempre l'impressione (o la speranza) di incontrare uno di quei strani personaggi descritti da Gustav Meyrink oppure i due soldati che portano Josef K alla cava di Strahov.

Trdlo è un dolce tipico di Praga Ponte di Carlo è uno dei simboli di Praga Ponte di Carlo su fiume Vltava

Staré Mesto, il cuore della città vecchia con le sue torri gotiche, facciate barocche invitava a sognare a occhi aperti. Ecco perché non abbiamo visto la statua di Freud appesa tra i due palazzi nella via Husova, era buio e sognavamo. Un'altra prova: guardavo il pupazzo "krtek", un souvenir molto gettonato, chiedendomi che collegamento avesse un pinguino con Praga. L'ultima sera all'improvviso l'illuminazione! Il pinguino è la talpa! Lo ho capito leggendo, ripetendo krtek, krtek.... krtiza, in croato la talpa, un famoso cartone animato ceco che guardavo da piccola. Strane cose succedono a Praga, almeno un mistero l'ho svelato e ho avuto conferma che la vista è ingannevole.

Città d'oro