Venezia

Dal 27 al 29 dicembre 2021
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L'ultima volta sono stata a Venezia nel 2016. Il periodo era delle festività di capodanno, esattamente come questa volta. Il ricordo che ho conservato è stata la bellezza incredibile della città nonostante una giornata grigia, fredda e piovosa. Non mi è apparsa mai prima così bella e non ho mai dormito a Venezia. Tornando alla sera con vaporetto verso il parcheggio, mi sono detta; la prossima volta trascorrerò un paio di giorni qui.

Cinque anni dopo il desiderio si è avverato. Organizzare il soggiorno non è stato difficile. Non ho perso tempo per cercare la sistemazione perché un'amica mi ha indicato un ostello del design. Lei non è mai stata lì, ma le è sembrato molto carino e io mi sono fidata del suo giudizio. Generator Hostel è situato sull'isola Giudecca e ha una vista magnifica. Mi è piaciuto molto e ci tornerei volentieri. Osservare la piazza San Marco di fronte è stato quasi più bello che stare nella piazza stessa.

A Venezia sono arrivata in treno, il modo più comodo e nello stesso tempo anche il più suggestivo. Credo che tutti I visitatori rimangono incantati quando escono dalla stazione. La visione del Canal Grande con la chiesa San Simeon, sembra un dipinto. Dopo un selfie sul ponte e con zaino sulla spalla mi sono diretta nel Ghetto ebraico. Il Ghetto è vicino alla stazione ferroviaria, raggiungibile in 10 minuti a piedi. Consiglio di iniziare il percorso da qui non solo per l'importanza storica del quartiere, ma sopratutto per l'atmosfera tranquilla. Stare lontano dai posti affollati nei posti turistici almeno per un breve tempo mi dà molto piacere. Anche il piacere di pagare di meno non è da sottovalutare. I miei primi cicchetti li ho mangiati in un bar molto carino con un piccolo cortile. I cicchetti sono delle mini porzioni di cibo, tipo le tapas e sono tipici della zona. Non manca mai il baccalà mantecato, le sarde in saor e diversi tipi di polpettine. Ho rinunciato al pranzo al ristorante kosher perché c'era da aspettare che si liberassero dei posti.

Ponte metallico in ricostruzione che collega la parte ebraica della città Un selfie mascherato su un ponte di Venezia Famosa gondola veneziana con turisti che ammirano l'ambiente che stanno visitando Sul tavolo ci sono famosi cicchetti di Venezia

Camminando nella direzione di San Marco, ogni secondo appariva una visione magnifica; gondole, ponti, palazzi e chiese. Ogni angolo di Venezia è bello e vederla avvolta nella nebbiolina è il suo aspetto che preferisco. Da San Marco abbiamo preso il vaporetto con il biglietto valido per 48 ore che costa 30 euro. Alla seconda fermata siamo scesi e abbiamo raggiunto l'ostello. Siccome era ancora presto per andare a cena siamo andati al Skyline Rooftop Bar a fare l'aperitivo. Il bar è al ottavo piano dell'edificio in mattoni rossi, vecchio mulino restaurato diventato l'albergo di lusso, Hilton Molino Stucky. Dalla vista notturna si poteva immaginare la vista diurna, considerata la più bella. Grazie al suggerimento della barista dell'ostello abbiamo visto Venezia dal Campanile della Basilica di San Giorgio, situata nell'isola San Giorgio. Assolutamente da non perdere, e non da descrivere.

Vista sulla piazza San Marco da un vaporetto Ostello Venezia si trova sull'isola Giudecca Vista dall'alto, dal Campanile della Basilica di San Giorgio

Il giorno seguente siamo andati sull'isola di Murano e abbiamo rinunciato a Burano causa troppa gente. Sono allergica alle code e quando posso le evito. Non mi piace neanche seguire i soliti percorsi e correre da un punto all'altro. Confesso che non sono entrata nella Basilica di San Marco. Nella ricerca dei gioielli nascosti ho trovato la Scala Contarini del Bovolo e sono andata a visitarla. Ho pagato 7 euro per salire la scala a chiocciola e non è valsa la pena. La scala è bella; basta fotografarla da sotto e risparmiare. Invece, vedere la mostra fotografica di Mario de Biasi nella Casa dei Tre Oci è valso 13 euro di biglietto. La Casa è un bel palazzo disegnato dall'artista Mario de Maria in stile neogotico e si trova sull'isola della Giudecca. Visto che era vicino al nostro ostello, questa ciliegina sulla torta l'abbiamo conservata per la fine del soggiorno. Prima di lasciare a malincuore la isola ci siamo seduti al tavolino di un bar. Abbiamo ordinato i tramezzini veneziani e la birra, eravamo all'aperto accanto all'acqua. Dall'altra parte con timidi raggi di sole splendeva la città.

La scala Contarini del Bovolo è una delle meraviglie architettoniche di Venezia Laguna di Venezia avvolta nella nebbia Casa dei Tre Oci si trova sull’isola di Giudecca

Alla domanda che ho fatto al marito cosa gli è piaciuto di più a Venezia la risposta è stata: "La cosa più bella a Venezia è la totale assenza del traffico; non ci sono le macchine." Sono rimasta di stucco e ho pensato: cavolo è vero che l'assenza del traffico crea, tra le altre cose, questa condizione così speciale. Lui ha approfondito il suo pensiero con queste parole: "L'assenza del traffico dà all'uomo la sensazione di trovarsi in un altro spazio e tempo e a quello contribuisce anche l'architettura che lo circonda. E' come se il tempo ha rallentato, diventato meno frenetico e finalmente ci permette di non correre dietro gli avvenimenti, ma di seguirli e goderceli, tranquillamente e profondamente. Ecco, per me il segreto di Venezia è questo."

Chi l'avrebbe detto che io un giorno citerò mio marito! Venezia è magica, romantica e riesce a tirare tante belle cose dall'animo sensibile. Sapevo di avere il marito sensibile e lui continua a sorprendermi.

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