Albania e CorfùDal 21 al 30 Settembre 2018 |
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AlbaniaDal 21 al 26 Settembre 2018Dopo due anni eccoci di novo a continuare la scoperta dell'Albania. Stessi amici, nuove mete. Il nostro viaggio precedente si fermava a Valona con la promessa di proseguire sino al confine con la Grecia e di visitare quindi la parte sud in un secondo tempo. Il modo più semplice, più economico ed anche più interessante è stato quello di prendere un volo di Ryanair per Corfù e raggiungere Saranda con il traghetto. Abbiamo deciso di visitare il sud dell'Albania in 5 giorni e, approfittando dell'occasione, di tenere gli ultimi 4 per esplorare l'isola di Corfù. Il desiderio di goderci il mare e il sole settembrino ci ha guidato nella scelta dei luoghi più belli di entrambe le parti. In Albania, secondo la maggior parte delle guide consultate, il mare più bello si trova nella zona di Dhermi. La nostra sistemazione per 3 giorni è stata in 2 graziosi chalet bianchi direttamente sulla spiaggia, Vela e Bardhe prenotati con booking. Il mare era cristallino, come dalle immagini; la spiaggia di ghiaietta bianca era quasi deserta; i pochi ristoranti aperti erano più che sufficienti per noi. La giornata di trasferimento dal punto di partenza al punto di arrivo, da Bergamo a Dhermi, è stata lunga e i mezzi usati tanti: macchina, pullman, aereo e traghetto. Però valeva la pena fare questo sforzo iniziale per poter godere la vacanza dal giorno dopo. Grazie all'aria e al mare caldi abbiamo goduto del bagno rigenerante fatto al tramonto già dal giorno dell'arrivo. Il primo giorno abbiamo dedicato al relax totale in spiaggia, dimenticando la macchina. Unica variazione, la gita in barca, organizzata direttamente dalla spiaggia, per raggiungere la suggestiva Grotta dei pirati. Il giorno dopo siamo andati alla ricerca della decantata spiaggia selvaggia di Gjipe ai piedi di un canyon. Con una discesa di circa 40 minuti, abbastanza impervia, da non affrontare con le infradito, abbiamo raggiunto la famosa spiaggia. La visione dall'alto era superiore alle aspettative! La spiaggia, bellissima, non era poi così selvaggia: attrezzata con 2 bar, sdrai, ombrelloni e addirittura un campeggio. A fine settembre era comunque perfetta, senza troppa gente, come è possibile immaginare in agosto! A conclusione della giornata siamo andati a Himare per l'aperitivo pre-cena e per ammirare il tramonto. Abbiamo cercato di immortalarlo, ma come spesso succede le immagini belle dal vivo è meglio conservarle nella propria memoria. Abbiamo cancellato le foto. Una piccola osservazione sulla cucina deludente che abbiamo trovato al mare. Tutti ristoranti con i menu quasi identici a base di pesce, la pasta e la pizza che ormai la trovi in ogni angolo della terra. Siccome ci piace molto il pesce speravamo di mangiare del buon pesce. Non è andata così, due sere abbiamo cenato da Lucianos dove ci hanno servito i due pessimi piatti. In un altro ristorante a Dhermi, ci è andata meglio per il cibo ma peggio per il costo, abbiamo mangiato bene, poco e caro. L'ultimo giorno di mare in Albania l'abbiamo trascorso sulla spiaggia di Porto Palermo. Per il pranzo abbiamo raggiunto Borsh all'imperdibile ristorante Ujvara, situato attorno a cascatelle di acqua fresca e purissima. Mio marito ha scelto questo posto sperando di trovare i piatti tradizionali albanesi, byurek e ferlik, ma anche lì hanno cambiato il menu e alla fine ci siamo accontentati con un'insalata ed il bellissimo ambiente. Il viaggio è proseguito verso Gjirokaster, città della pietra, patrimonio dell'Unesco. Nel nostro albergo, situato nel centro storico della città, molto caratteristico, economico e confortevole, abbiamo trovato la vera Albania con la cucina tradizionale che ci aveva conquistato nel viaggio precedente. L'albergo Gjirocaster è stata ottima scelta, assolutamente da raccomandare. Abbiamo fatto una notte con colazione alla quale abbiamo aggiunto la cena, costo 50 euro a coppia in totale. La sistemazione ed il trattamento sono stati perfetti. Dopo cena, soddisfatti e allegri abbiamo camminato fino al castello che era posizionato sopra di noi. Il castello fa da cornice alla città e noi l'abbiamo visitato di nuovo di giorno. Il vecchio bazar è il fulcro della città con negozietti di souvenir e bar, ristoranti e tanto traffico. La parte più interessante è stata la visita delle case storiche come quella di Zekat e di Skendulate, in compagnia dei legittimi proprietari. Uno di loro ci ha fatto vedere il modo in cui produce la grappa e dopo la degustazione ne abbiamo preso mezzo litro. Era ottima e piaceva anche alla mia amica astemia, quasi astemia. Sulla strada del ritorno per Saranda, è obbligatorio visitare l'Occhio blu, una sorgente profonda 50 metri, di un incredibile colore blu, circondata da acque con tutte le sfumature di verde e blu e un parco con sentieri da esplorare. L'ultima sera in Albania abbiamo passata passeggiando sul lungomare di Saranda, guardando le luci di Corfù che ci aspettava. |