SantoriniDal 14 al 22 Settembre 2016 |
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SpaziOso
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A rispondere alla domanda: "Vuoi che l'anno prossimo visitiamo un'altra isola greca o torniamo a Santorini?", non mi è servito il tempo per riflettere. Lui ha atteso di più al nostro
matrimonio per sentire il mio "Sì" quando l'ufficiale del comune mi ha chiesto "Vuoi sposare...". Sì, voglio tornare a Santorini. Non ho mai visitato nessuna isola greca. Santa Irini,
il nome veneziano, mi ha conquistata.
Il top del meglio quello che offre Santorini, è senz'altro la vista dal bordo della caldera. Il costo della vista è molto alto, gli alloggi con vista costano tanto. La maggior parte delle sistemazioni sono di grande lusso e non è facile trovare una camera più modesta e meno costosa. Se potete permettervelo, fatelo! Sono stata sette giorni a Sensyo Hous da Elvira a Firostefani e per sette giorni ho goduto di una vista spettacolare. Tutte le sere ammiravo il tramonto dal terrazzo in santa pace, lontano dalla folla. Firostefani è distante da Fira solo dieci minuti di cammino ed è un ottimo punto per esplorare l'isola usando gli autobus locali. Da Fira partono i pullman che collegano quasi tutti i luoghi d'interesse turistico. Il trasporto è economico e ben organizzato, nonostante l'impressione caotica del capolinea. I biglietti si comprano sul pullman e per salire su quello giusto autobus giusto basta ascoltare il conducente che urla ad alta voce la destinazione.Sull'isola sono molto diffusi anche altri mezzi molto comodi per lo spostamento: i quad ed i motorini. Anche noi un giorno ci siamo divertiti con un quad, perdendoci spesso nella zona centrale del isola. Quella parte non è segnalata bene e ci sono anche le strade in costruzione, ma è bello anche perdersi ogni tanto e vagare senza sapere il punto d'arrivo. Un turista francese che abbiamo incontrato camminando verso Oia purtroppo non poteva continuare il cammino con noi. Il pover'uomo è sbarcato dalla nave e per tornarci in tempo non poteva andare oltre ad un certo punto preciso ben calcolato. In crociera, d'altronde, funziona così: puoi perderti sulla nave, ma quando scendi devi guardare l'orologio. Una vacanza così non la potrei fare. Sembra che anche mio marito abbia cambiato idea dopo aver visto una lunga coda di passeggeri che aspettava la funivia per scendere e riprendere il viaggio. Camminare da Fira a Oìa sul bordo del cratere è un esperienza meravigliosa che tanti fanno. Non è particolarmente faticoso e le 3-4 ore per percorrere 12 chilometri guardando lo spettacolo della natura e non solo, passano in un attimo. Il mio consiglio è di portare l'acqua, la crema solare e il capellino e lasciare l'orologio a casa. Devo dire che l'incontro con il francese mi è rimasto impresso. Ho ringraziato Santa Irina di non essere al suo posto. Il tramonto a Oia è uno spettacolo noto e ne è valsa la pena ad aspettarlo. Il porticciolo di Ammoùdi sotto il Castello Lòndsa, punto panoramico per ammirare il tramonto, è un posto bellissimo. Anche se sono circa 300 gradini da fare per arrivare al mare, dopo una lunga camminata fare il bagno nell'acqua cristallina di color turchese tra le barche dei pescatori è stato un momento indimenticabile. Tuttavia la cittadina d'Oia, tutta bianca, vista in cima della parete rossa era per me uno spettacolo più grande del tramonto. Mentre noi stavamo ancora giù a prendere il sole, la gente su aveva già iniziato a prendere posizione da dove scattare le foto del tramonto. Vedere migliaia di persone arrampicate sui muri, gradini, tetti, spalle... è stato spettacolare. L'applauso finale al sole per la performance apprezzata e gratuita mi è piaciuto assai. Ha ragione quello che ha detto che le cose più belle sono gratis! A proposito, la gita in barca con il bagno nell'acqua calda dell'isola Paléa Kaméni mi ha delusa. L'acqua non era molto calda, mi aspettavo una temperatura di almeno 30 gradi come ho letto da qualche parte. Nuotare un quarto d'ora nell'acqua brunastra insieme a tanta gente non mi ha entusiasmato. Anche la passeggiata sul vulcano Néa Kaméni, a parte la bella vista, non è stata una novità in quanto ho già avuto un' esperienza molto intensa dei vulcani ancora attivi sulle isole Eolie. Il bagno l'abbiamo fatto tutti i giorni in diversi posti e di breve durata. Non pensavamo di trascorrere le giornate in spiaggia; d'altronde Santorini non è famosa per le sue spiagge. Prima di partire mi sono informata; volevo vedere almeno quelle più belle. Una, la Spiaggia Bianca, mi è rimasta per la prossima volta. Sicuramente è la più bella. E' raggiungibile solo con la barca e di barche non ce n'erano. Probabilmente a causa di poche richieste a fine settembre. Per farla breve ecco la mia classifica delle spiagge: Vlichàda beach che andando più avanti diventa Eros Beach, Red beach, Perìssa e l'ultima, la più conosciuta e la più grande, Kàmari. A Vlichàda oltre una splendida spiaggia c'è un museo molto interessante, Tomato Industrial Musem, il museo del pomodoro. Assolutamente da visitare per conoscere e capire meglio l'isola. Trasformare una fabbrica in un museo come testimonianza della vita dura e molto povera degli isolani è stata un'ottima idea. Il complesso d'edifici circostanti è molto curato con le gallerie d'arte, un negozio con i gadgets creati dagli stilisti greci oltre ai prodotti derivati dal pomodoro. Al bar ho bevuto un ottimo succo di pomodoro e la ragazza al bar era molto soddisfatta del mio entusiasmo per questo luogo. Bello di Santorini è che nonostante sia un posto molto turistico ha conservato ancora qualche angolo non toccato dalle masse. Due paesini dove il tempo si è fermato sono Vourvoulos a nord di Fira, e l'altro Vothonas a sud, entrambi nell'entroterra. Il giorno che abbiamo noleggiato il quad abbiamo deciso di visitarli, ma siamo riusciti ad arrivare solo a Vourvoulos. All'inizio del mio racconto ho parlato di questa difficoltà e mi riferivo proprio a questo caso. Quel giorno purtroppo abbiamo dovuto rinunciare, smettere la ricerca del villaggio Vothonas. Siamo andati al Faro, estrema punta occidentale dell'isola, non raggiungibile con pullman. Al ritorno a Fira ci siamo fermati a Megalochori, a cui nome significa il grande villaggio. Là abbiamo incontrato la prima delle numerose coppie incontrate sull'isola, che vengono qui a sposarsi. Era una bella coppia americana e non ho resistito a fargli la foto sotto il campanile con tre ordini di arcate. A Megalochori ci sono anche altre belle cose da vedere e da fare. Il giorno seguente visitando Pigros e il suo borgo fortificato in cima a un'altura di 350 metri, abbiamo visto le indicazioni per diversi percorsi a piedi e uno di quelli indicava Vothonas. Peccato che arrivati in cima la segnalazione non c'era più. La vista era splendida e il villaggio che cercavamo era sotto di noi da qualche parte. Scendendo sulla strada asfaltata che andava in direzione Messaria mio marito si è accorto di un sentiero in mezzo ai vigneti. Secondo lui avrebbe dovuto condurci a Vothonas. Passeggiata sulla terra in stato brado è stata l'esperienza unica che mi ha emozionato. Ogni tanto raccoglievo un chicco d'uva, sorridevo e annusavo gli odori che mi avvolgevano. In fondo dello stretto passaggio siamo sbucati in un canyon. Abbiamo trovato le case scavate nelle pareti, famose case grotta, quasi tutte abbandonate. Cosa dire, un incanto! Fine della lunga ricerca si è conclusa: eravamo a Vothonas.
Voglio concludere il mio racconto con uno sguardo all'offerta gastronomica. Non avevo dubbi che ci sono degli ottimi ristoranti, ma dubitavo di mangiare bene spendendo relativamente poco. Invece, non è stato così; abbiamo mangiato molto bene senza spendere tanto. Ci sono delle soluzioni per tutte le tasche: dagli ottimi fast food e negozi alimentari come le panetterie dove prendere le brioche per la collazione e anche il caffè espresso con 1 euro, alle taverne greche e ristoranti di alto livello. Posso raccomandare queste taverne tipiche, economiche e molto accoglienti:
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