Siviglia

Dal 6 al 10 Giugno 2014
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La quarta città spagnola per la grandezza per la mia quarta volta in Spagna. Ne ho visitate tre, di cui una non fa parte delle quattro grandi, Zaragoza, ma assolutamente merita di essere vista e non solo nominata. Le altre due sono Madrid e Valencia e mi manca Barcellona che spero di visitare l'anno prossimo. Adoro la Spagna e i ritmi spagnoli: per ogni momento della giornata c'è la cosa giusta da fare. C'è il tempo per la festa e per la siesta. Quando cala il sole le piazze si rianimano, quello che conta è stare insieme con gli amici, parlare e bere una birra. Spesso in piedi mangiando qualche tapas, giusto per non bere a stomaco vuoto. Allegria e le voci riempiono le strade e contagiano i passanti. Tutto è così semplice, naturale, buono, bello, caldo, colorato... profuma di arance e baccalà fritto. Racconterò attraverso le immagini fotografiche i miei tre giorni a Siviglia.

Partiamo dalla sistemazione nel storico quartiere ebraico Barrio de Santa Cruz. Hotel Abanico, palazzo antico in una via strettissima, così stretta che bisogna fare attenzione quando si esce perché passano le macchine. Dall'esterno lascia desiderare, ma nel suo interno c'è un cortile bellissimo, decorato con le piastrelle di ceramica smaltate nel tipico stile Andalusiano.

Dentro l'albergo Abanico Piazza di Santa Cruz

Il percorso che abbiamo fatto non era scelto da noi ma dalle vicinanze dei punti di interesse. Devo ammettere che questo caso era solo per la Casa de Pilatos che si trovava vicino all'albergo e per tutto il resto andavamo a caso. Era così bello andare a spasso senza avere una meta precisa.

Casa de Pilatos Giardino all'interno della casa de Pilatos

Camminando tanto prima o poi si arriva dappertutto. Siamo entrati nella chiesa barocca Iglesia del Salvador e abbiamo preso il biglietto unico per la chiesa, la Cattedrale e la Giralda. Avendo già il biglietto abbiamo saltato la lunga coda all'entrata nella bellissima cattedrale Sivigliana. Siamo rimasti colpiti dalla maestosità e ricchezza del suo interno; dipinti di Murillo, la tomba di Cristoforo Colombo. Passeggiare nel giardino dell'arancio e ammirare la vista sulla città dal campanile appagava tutti i sensi. Lo stesso vale anche per la paella che profumava di mare e limone che abbiamo mangiato nella Piazza Dona Elvira in un altro giardino dell'arancio. Una "coppa di vino fino" tipico vino bianco di Andalusia, bevuto freddo in una giornata calda di giugno era "perfecto".

Vista sulla Siviglia dalla Giralda Giralda vista da una piazza Cattedrale di Siviglia

Residenza reale, Real Alcazar con i suoi Giardini, i labirinti dentro e fuori, il patio da Mille e una notte, i bagni sontuosi in cui si entra come in una grotta direttamente dal giardino, le fontane, i pesci ed i pavoni... la visione sbalordisce e stupisce ogni visitatore. Siviglia è una città molto ricca e ha tante cose da far vedere come l'ospizio per i sacerdoti in pensione, Hospital de los Venerables, che include il Centro Velàsquez con una decina di opere di grande maestro.

Real Alcazar è il palazzo reale di Siviglia L'interno dello Hospital de los Venerables

Piazza di Spagna alla quale siamo arrivati cambiando direzione, attirati dalla bellezza del Palazzo di Esposizione, ci ha lasciati a bocca aperta. Non ho mai visto una piazza che offre tre modi per percorrerla: a piedi, in barca e con le carrozze trainate dai cavalli. Due torri collegate con le gallerie, offrono piacevoli passeggiate con la vista sull'intera piazza, un piccolo canale con le barche, un ponte per attraversarlo e uno spazio centrale per la gente e i cavalli. Se non sono riuscita a spiegarmi bene, osservate attentamente la foto e capirete com'è fatta la piazza. Dalla Piazza fino a fiume Guadalquivir si estende un parco bellissimo, Parco di Maria Luisa. Il luogo ideale per sentire un po' di freschezza o fare un pic-nic.

L'edificio del Casino de la exposicion La stupenda Plaza de Espana Parco di Maria Luisa

Dall'altra parte del fiume si trova il quartiere Triana, è sulla riva sinistra e una volta qui vivevano i gitani e i marinai, gente appartenente alle classi sociali più basse. E' la zona conosciuta per i locali di flamenco, ma noi purtroppo non siamo riusciti a trovare quello che cercavamo, "Simpeaco".

Guadalquivir al tramonto, il fiume che attraversa Siviglia Il quartiere di Triana

Non abbiamo visto il ballo spagnolo, ma il primo giorno siamo capitati per caso in un palazzo dove nel cortile c'era un mercatino di beneficenza e abbiamo assistiti ad un concerto giapponese e la sfilata di kimono. Scusate, nominando il flamenco mi sono ricordata di festa giapponese e io sono una grande ammiratrice della loro cultura.

Mercatino in un edificio nella piazza di San Francesco Sfilata di kimono

Nel barrio El Arenal vicino all'arena dove si svolge la corrida, nella via Adriano c'è un bar "Buen Trago" che come specialità offre ottime "sardine de nuestra costa". Quando mi hanno portato la vaschetta di polistirolo con la cose che ho ordinato (ammetto che non avevo capito esattamente, a parte che si trattava di sarde) ho riso divertita per la presentazione. A parte il divertimento, erano ottime le sardine.

Pranzo con le sardine de nuestra costa nel quartiere di Arenal

In due giorni abbiamo visitato le attrazioni principali di Siviglia e l'ultimo giorno era dedicato alla passeggiata nel barrio Macarena e shopping. Ho letto che questa zona non è molto frequentata dai turisti e siccome in zona si trovava anche il mercato ho trovato due validi motivi per andarci. C'era anche un terzo motivo, vedere la Madonna nella Basilica de la Macarena , che portano in processione durante la Settimana Santa.

L'interno della Basilica de la Macarena Madonna della Basilica de la Macarena

Calle Feria è una via molto pittoresca e dimostra un'anima diversa dal resto della città. Oltre il mercato, non molto grande, ci sono tante botteghe, negozi di antiquariato e di roba usata. Naturalmente, non mancano i bar storici come "Rinconcillo" dove abbiamo cenato e al ritorno, di notte siamo saliti sul Metropol Parasol. Una bellissima visione sulla città e un piacevole modo per salutarla con un bicchierino di ottimo brandy spagnolo "Magno". Arrivederci Siviglia!

Ponte della barchetta dell'architetto Calatrava Pesce fritto al bar Blanco Cerrillo Metropol Parasol una struttura moderna