Edimburgo

dal 19 al 22 Gennaio 2018
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La squadra di Edimburgo Sono tornata da Edimburgo più di una settimana fa e non ho ancora scritto una riga. Non che io non abbia voglia di rivivere i momenti trascorsi in questa città magica; non ho voglia di fare proprio niente. Il mese di gennaio sta finendo con una super luna blu stasera e spero mi dia la forza di uscire dal letargo. Però ho scritto una recensione che riguarda un pub dove ho passato il sabato sera partecipando ai festeggiamenti del poeta Robert Burns. Ho fatto qualcosa in settimana e questo pensiero mi solleva. Programmare un weekend lungo è stato molto semplice, a parte la prenotazione al pub sopra nominato. Nel racconto arriverò a spiegare il perché ma per non perdermi tra le righe è meglio partire dall'inizio.

Ho acquistato il biglietto al prezzo di 48 euro di RyanAir con circa un mese di anticipo e ho prenotato l' alloggio in un B&B vicino al centro storico per 76 euro a notte (in due). Sapevo che Edimburgo era la città del cuore di una mia cara amica che sperava tanto di ritornarci per la quarta volta. Visto l'ottimo prezzo dei biglietti non ha esitato ad unirsi insieme ad una amica. Tre donne con un uomo, mio marito, potrebbero essere anche troppe. Direi che non è stato il nostro caso, o meglio, il suo perché non si è mai lamentato.

Il tragitto dall'aeroporto al centro di Edimburgo l'abbiamo fatto in taxi, circa 30 euro. Il primo pensiero è stato sfamarsi ed il piccolo ristorante proprio di fronte all'alloggio delle amiche che hanno optato per una stanza in Airbnb, Mums, è stato perfetto. Anche il primo pasto scozzese, le salsicce con il puré di patate, il tipico piatto sausage & mush, è stato perfetto. Naturalmente annaffiato con ottima birra. Dopo cena, Daniela, felicissima di essere di nuovo dopo tanti anni a Edimburgo, ci ha portati in esplorazione della città. Dopo pochi passi finire al cimitero con la paura di trovare anche la porta dalla quale siamo entrati chiusa è stata una esperienza indimenticabile. Senza partecipare ad un tour dei fantasmi abbiamo vissuto per un attimo il brivido e la magia di Edimburgo medievale in cui all'epoca succedevano i fatti come i traffici dei cadaveri e la stregoneria.

Il giorno dopo ci ha accolti il sole con l'invito a passare più tempo all'aria aperta. In viaggio bisogna sempre adattare il programma alle condizioni climatiche, del tipo quando piove o fa molto freddo o caldo si visitano i musei. Il bello di Edimburgo è che non è una città grandissima, camminando si arriva quasi dappertutto. Di giorno abbiamo parzialmente percorso i posti visitati la sera precedente, Victoria street una delle strade più belle, Grassmarket famoso per le esecuzioni capitali in piazza oltre al mercato del bestiame. Raggiungere la collina Calton Hill, situata in centro città, non è stato per niente impegnativo. La vista che offre è magnifica, in lontananza si vede il mare e sotto la residenza della regina. I monumenti piazzati là richiamano l'antica Grecia e sono giustamente offuscati dalla vista che è la parte migliore.

Victoria street, ripresa di notte, dall'alto, è una delle strade più belle della città     Victoria Terrace è una specie di marciapiede dell'omonima via: è bellissimo

Al sole su un pinte ed una chiesa in sottofondo     Monumento  della vergogna in stile greco     Vista dall’altura

Lasciando il Calton Hill ci siamo diretti con il mitico pullman inglese su due piani, double dacker bus, nella zona nord dove c'è il porto e la Royal Yacht Britannia, la nave storica che ha portato per 40 anni la famiglia reale in giro per il mondo. La visita vale la pena, spendendo 16 sterline per un biglietto ci siamo goduti due ore di visita guidata in italiano e anche uno spuntino con la birra ad un prezzo ragionevole nel Tea Room a bordo.

Yacht Britannia, oggi museo, ha portato la regina per tutto il mondo     Vista dal finestrino dello Yacht Britannia     Sala di comando della nave reale

Tornare in camera per un breve riposo prima di andare a cena con la grande festa è stato necessario. Il luogo dove si trova il pub, Ghilli Dhu, è situato a 15 minuti a piedi da Ghilmore Place... noi eravamo là. Questo pub è una chiesa episcopale sconsacrata e devo ammettere che non lo sapevo. Non sapevo neanche chi fosse Robert Burns. L'ho scoperto cercando le informazioni su eventi a Edimburgo nel weekend in cui stavo là. Dato che ho già fatto l'accenno su quanto era difficile organizzare questa serata causa la prenotazione con pagamento anticipato e non solo, vi devo una breve spiegazione. Muovendomi due settimane prima della partenza appena ho fatto in tempo di sistemare tutto. Una settimana di corrispondenza via mail per prenotare più un'altra settimana per far arrivare i soldi sul conto della banca. Inutile che vi parlo del poeta scozzese ma devo nominare la sua poesia che parla del piatto tipico che ho assaggiato quella sera. Il titolo è Adress to a Haggis. La poesia è un'ode a haggis, un insaccato fatto con le interiora della pecora e farina d'avena.

Haggis è il piatto nazionale della Scozia     Entrata nel pub Ghilli Dhu sembra l'entrata in una chiesa     La birra è servita in un modo non usuale     Al pub Ghilli Dhu si mangia, si beve e si balla con le danze tradizionali

All'ingresso del pub c'era un suonatore di cornamusa, naturalmente, vestito da scozzese. Secondo il protocollo prima di servire il haggis, ha dovuto recitare la poesia. L'ha fatto il scozzese che suonava la cornamusa facendo i movimenti teatrali con un grande coltello. Il piatto non era per niente male, né di gusto né di aspetto. Anche il resto della cena è andato molto bene. Ci è piaciuto molto il modo di passare le bevande attraverso una piccola finestra dietro il banco del bar. L'immagine spiega sicuramente meglio di me di che cosa parlo. Una degustazione dei whisky dopo cena e prima delle danze ci ha dato la carica giusta. Al primo piano in un bellissimo salone si svolgeva la festa con la musica e balli popolari. A modo nostro anche noi due abbiamo dato il contributo e abbiamo brindato a Robert Burns.

Dopo una giornata di sole, una giornata di neve era ben accettata. Ogni volta quando d'inverno andiamo in un posto freddo speriamo che nevichi. Ogni tanto i nostri desideri si avverano. Camminare nella via principale di Edimburgo, Royal Mile, una via molto bella e in più abbellita con grossi fiocchi di neve è stato stupendo. L'abbiamo percorsa tutta, dal castello al Holyrood Palace, alla residenza di Sua Maestà la Regina di Scozia. Volevamo visitare il Parlamento, ma visto che era la domenica, il giorno di chiusura ci siamo accontentati con la parte esterna dell'edificio. Nonostante il grande architetto catalano che l'abbia progettato in uno stile postmoderno e stravagante non sono riuscita a decidere se mi piaccia o no. Invece la visita al Castello di Edimburgo coperto con la neve è stata più che soddisfacente. Il biglietto d'ingresso è un po' caro, 17 sterline, ma all'interno del Castello ci sono vari musei, il palazzo reale e la famosa pietra del destino oltre ai gioielli della corona.

Una strada tipica della città vecchia di Edimburgo     Una delle facciate del parlamento scozzese

Castello di Edimburgo sotto la neve     Verso il tramonto sono comparsi dei bellissimi colori     Panorama di Edimburgo ripresa dal castello

Il grande fascino di Edimburgo sta nel modo come è sviluppata la città, il modo verticale. Scendendo dal Castello si raggiungono diversi livelli di città e imboccando strettissimi passaggi tra gli edifici nella Old Town si cambia il livello. Era molto divertente andare su è giù nelle sue viuzze esplorando la città.

L'ultimo giorno, il giorno della partenza abbiamo deciso di visitare un museo e la scelta era il Museo Nazionale di Scozia. Assolutamente da non perdere. Il museo è molto grande e adatto anche ai ragazzi. E' gratuito nel senso che non si acquistano i biglietti ma è richiesta un'offerta. Questo modo per la maggior parte della gente significa che non si paga niente. Dal terrazzo del settimo piano abbiamo dato l'ultimo sguardo alla città che nonostante una giornata grigia splendeva di luce propria.

L’interno luminoso del Museo Nazionale di Scozia     Una tazza di cioccolata calda in un bar

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