Ortonadal 7 al 9 Settembre 2012 |
SpaziOso
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Siamo andati a Ortona a trovare gli amici, Teresa e Corrado, conosciuti sei mesi prima in Tanzania sull'isola di Mafia. Non sono mai stata da quelle parti e finalmente ho visto anche Pescara dove tanti anni fa lavorava mio marito. Camminare insieme a Teresa, che ci ha aspettati in aeroporto, per le vie di Pescara era una bella sensazione che ci ha ricordati le passeggiate a Butiama Beach dove ci siamo visti per la prima volta. Stare da loro vuol dire far parte della loro famiglia e ci siamo sentiti esattamente così. Corrado fa il panettiere e vederlo in azione di notte nella sua fabbrica di pane era fantastico. Non pensavo che due persone possono produrre così tanto pane. E’ un lavoro duro e non mi sorprende che sono rimasti pochi a farlo. Anche Corrado sta pensando di abbandonare questa parte della sua attività.
L’altra è la pasticceria ed assolutamente da continuare. Ho capito perché non sono tanto da dolce, perché non ho mangiato i dolci dalla loro pasticceria! Un'esperienza indimenticabile come erano anche i piatti preparati da Teresa. Andare al porto con Corrado a prendere le cozze non era di meno. Aspettare il pescatore di fiducia che esca dal capannone con 10 kg di cozze è sembrata la scena di un film. La giornata era limpidissima, i colori intensi come anche il profumo del mare e noi tre eravamo là per le cozze e non per qualche affare di contrabbando come, inizialmente poteva sembrare. Ortona al mare, come viene spesso chiamata, è una città molto particolare e non è proprio al mare. Il suo porto è sul mare e la città si affaccia sul porto e da alto guarda il mare. Passando di sera sotto la città è bellissimo come anche fare la passeggiata in qualsiasi ora sulla sua caratteristica Passeggiata orientale. Ortona ha delle belle spiagge che a settembre si svuotano dai turisti lasciando lo spazio per la gente del posto e a noi, visitatori occasionali. Domenica siamo andati in una spiaggia di ciotoli che si trova sotto al Promontorio Dannunziano. Dalla strada dove abbiamo parcheggiato la macchina non si vedeva. Un sentiero in mezzo alla boscaglia scendeva verso il mare. Esattamente come il nostro sentiero in Croazia dove andiamo al mare. L’acqua era limpidissima e la compagnia ottima. Cosa dire del pranzo? Un grande finale, spaghettata di cozze e ceci con pasta e cozze. Aveva ragione Corrado quando ci raccontava le prelibatezze della cucina di Teresa. Eravamo in dodici a tavola e per me era un momento indimenticabile, facevo parte di una bella, grande famiglia. Il mio sogno, essendo figlia unica con una figlia. Prima di lasciare questa casa, dal grande terrazzo ho abbracciato gli ulivi ed il mare che si vedeva all'orizzonte pensando a quanto sarebbe bello svegliarsi ogni mattina con una vista che ti riempie l’anima. |