BudapestDal 10 al 14 Novembre 2010 |
SpaziOso
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Un giorno la mia amica Maddalena, durante il nostro solito pranzo di mercoledì, ha detto: "Ho quattro giorni liberi. Trova
i biglietti per Budapest." Queste frasi sono state pronunciate dopo un mio discorso che riguardava il viaggio che mio marito
avrebbe dovuto fare a Budapest per i motivi di lavoro. Maddalena sta leggendo "Un'avventura a Budapest" di Ferenc Körmendi
e lo farà ancora per un po' di tempo (482 pagine, la recensione del libro sarà sul sito, me lo ha promesso). Perché non
andarci e vivere la nostra avventura? Il mese di novembre andava benissimo per tutte e due, i biglietti aerei costavano poco,
albergo a 4 stelle in offerta e il tempo sarà come sarà. L'attesa di partire era lunga (da settembre) e il nostro spirito
avventuriero ogni giorno cresceva di più. Finalmente la partenza, il 10 novembre, dal Bergamo con la Wizzair in orario perfetto.
Un buon inizio nonostante la giornata grigia.
Siamo a Budapest e non vediamo l'ora di raggiungere il centro. Prendiamo il treno dal Terminal 1 che ci porta alla stazione Nyugati in 25 minuti. Siamo atterrate alle 14.15 e alle 15 eravamo già in centro con lo stomaco che brontolava. Dopo due passi sotto una leggera pioggerellina ci siamo fermate davanti al bar "Etterem" (dopo abbiamo capito che non era il nome del bar, ma diceva solo un bar perché in realtà si chiama Noa Grill Csirkéje) dall'aspetto invitante. Con un bicchiere di vino abbiamo brindato prima di chiedere il cameriere di chiamarci il taxi. Ci siamo sentite come Carri Bradshow e Samantha Jones, due amiche da "Sex and the City", con le valigie in mano aspettando il taxi davanti al bar. Attraversiamo la città con il taxista ungherese che sembrava uscito da una vecchia foto; maglione di lana fatto a mano, baffi bianchi, naturalmente anche i capelli. Il nostro albergo si trova a Buda, la sponda sinistra del Danubio. Passiamo il ponte delle Catene, ed eccoci al Hotel Victoria, un piccolo albergo su 6 piani e 30 camere con vista sul Danubio. La nostra è al terzo piano con una vetrata angolare e una vista stupenda; il palazzo del Parlamento tutto illuminato, il ponte Lanchid (delle catene). Pest davanti ai nostri occhi che brillavano come la città di sera. Velocemente abbiamo aperto i nostri bagagli per prendere i costumi da bagno e le ciabatte che ci servivano per le terme. A questo punto devo svelarvi una parte del nostro piano; visitare le terme di Budapest che è l'unica città d'Europa con sorgenti termali (circa 100) e tanti bagni termali (22). Noi volevamo viverle, esplorarle e cercare quanto è rimasto ancora dei tempi passati. |