Bernina Express

Dal 22 al 23 Maggio 2010
SpaziOso
BARZELLETTE
LIBRI
VIDEO MUSICA
FOTO DIGITALI

FOTO DIVERTENTI


CURIOSITA'
POKER
RICETTE
SARDEGNA
ZAGABRIA
BELGRADO
SARAGOZZA
LAGHI ALPINI
MADRID
BERNINA EXPRESS
Alp Grum
Pontresina
St. Moritz
TURCHIA
BUDAPEST
BOAVISTA
AMSTERDAM
SUDAFRICA
NAPOLI E DINTORNI
ISOLA DI MAFIA
VALENCIA
COSTA AZZURRA
ORTONA
NAMIBIA
OMAN e DUBAI
TIBET e CINA
ISOLE EOLIE
PRAGA
CAMBOGIA
SIVIGLIA
CRACOVIA
NEW YORK
MAROCCO
COPENAGHEN
SAN PIETROBURGO
ALBANIA
SANTORINI
RIGA
ZANZIBAR
ISLANDA
GIAPPONE
EDIMBURGO
BARCELLONA
PROVENZA
ALBANIA e CORFÙ
INDIA
MOSCA
SARDEGNA bis
TENERIFE
PORTOGALLO
VENEZIA
ABRUZZO
USA
BORMIO
FES
PAESI BASCHI
MAREMMA TOSCANA
UZBEKISTAN
MARCHE
ALTRI

Premetto che non avevo mai sentito parlare del Bernina Express e se ora ci penso, un po' mi vergogno dato che fa parte del patrimonio dell'Unesco ed è un'attrazione a livello mondiale. Ma va bene così mica si può sapere sempre tutto. Torniamo ai fatti principali. Come dicevo prima non avevo mai sentito parlare del trenino rosso del Bernina, che è l'altro nome per la stessa cosa, ma l'idea di emigrare anche se solo per pochi giorni da Milano ed evitare i festeggiamenti, potenziali, ma sicuramente chiassosi nel caso della vittoria dell'Inter (finale champion league contro Bayern Monaco), mi è piaciuta subito.

Sono partita il sabato mattina presto per raggiungere Tirano da dove poi ho preso il famoso trenino rosso chiamato appunto Bernina Express. Non solo non avevo mai sentito parlare di questo trenino ma non avevo mai sentito neanche nominare la città di Tirano, non sapevo manco se fosse in Italia oppure in Svizzera, be', ora so che si trova al confine con la Svizzera ma è una città italiana. La cosa che mi ha subito colpita, direi lasciata perplessa è stato il confine di stato. Di solito sono abituata ai controlli ma qui niente di niente, per intenderci se avessi avuto qualche droga nella tasca nessuno si sarebbe accorto. Chissà, magari da queste parti gli svizzeri si fidano della onestà italiana?

Lasciando da parte il discorso del confine, finalmente dopo circa tre ore di treno da Milano, sono salita sul famoso Bernina Express. Inizialmente era un po' deludente, mi aspettavo qualcosa di spettacolare e invece mi sono trovata davanti ad un treno vecchio e non posso neanche dire molto bello, diciamo un treno vecchio, non molto bello però almeno di un bel colore, il rosso. Dentro invece era carino, i sedili erano talmente vecchi che il tutto sembrava essere uscito da un altro tempo, da un'altra epoca ma nel complesso era affascinante.

Famoso viadotto elicoidale nella tratta del trenino rosso tra Tireno - St. Moritz Lago alpino di Poschiavo nella località Miralago Trenino rosso Bernina Express durante la corsa in salita

Il percorso che compie il trenino è lungo circa 120 chilometri e collega Tirano a St.Moritz, la famosa località sciistica e famosa in quanto molto chic e frequentata dai vips. Per questo percorso ci si impiega più o meno tre ore in quanto il treno è molto lento, non molto lento in quanto tale ma molto lento per consentire ai numerosissimi turisti di godersi pienamente il panorama. Nella mia testa ho diviso il percorso in tre tratte, la prima, bella, caratterizzata da una bella natura, colori accesi, una vegetazione "viva", la seconda tratta è quella che a mio avviso vale il viaggio e ti lascia senza fiato, montagne a destra, montagne a sinistra, vette piene di neve e se si guarda in basso si vedono i laghi ghiacciati. Non so perché ma quando percorrevo questa tratta, a dir poco meravigliosa, mi è venuto in mente Tolstoj e la sua "Anna Karenina". Certo la trama del libro non c'entra niente con il Bernina Express ma si respirava un'aria russa, mi è sembrato di trovarmi dentro uno di quei paesaggi che lui ha sempre descritto divinamente nei suoi libri, forse per la natura mozzafiato, forse per la sacralità del silenzio interrotto solamente dai rumori del treno o magari perché sono una che viaggia molto con la fantasia, chissà.

Fermata Alp Grum