Koh Rong SanleumDal 22 al 28 Febbraio 2014 |
SpaziOso
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La mia ricerca dell'isola dove potrei vivere l'esperienza del personaggio di Robinson Crusoe è finita quando ho trovato il Robinson Bungalow a Koh Rong Sanleum. Le foto dei bungalow in legno con i tetti di foglie di palma, le due amache e l'altalena sul terrazzino corrispondevano perfettamente al tipo di alloggio in cui volevo passare una settimana. Anche le immagini del mare e della spiaggia erano fantastiche e tutto questo lontano dalla folla: quasi non ci credevo di avere trovato un posto del genere. Mi domandavo: "Sarà veramente così? Esistono ancora i posti come quello che ho sempre sognato?". Avevo letto che le isole thailandesi una volta erano così. Non era la prima volta che facevo un viaggio lungo per raggiungere un'isola. Dopo una notte d'obbligo a Sihanoukville, al mattino presto alle ore 7 ci siamo presentati davanti al Diving shop. Loro sono il punto di riferimento e anche il collegamento con Koh Rong Sanleum. Ogni giorno portano in barca sia le provviste per le due uniche strutture sulla spiaggia Sunsetbeach sia i turisti diretti là insieme agli escursionisti di immersioni. Il viaggio in barca di due ore e mezzo, con sette persone a bordo di cui solo noi due rimanevamo sull'isola, risulta molto piacevole. Lo sbarco al molo costruito di recente era l'inizio degno di una storia avventurosa; ho abbracciato forte il tronco di un albero che faceva parte della struttura del molo per sentirmi al sicuro mentre guardavo dintorno. Mi piaceva molto la vista, una spiaggia deserta senza né sdraio né ombrelloni. L'abbiamo attraversata con le valigie in mano. Un albero piegato toccava il mare e portava la scritta Robinson Bungalow. Sul terrazzo del ristorante ci aspettava Julie, la giovane padrona di casa, molto simpatica. Era là da poco più di un mese insieme al suo compagno Sebastien. Hanno fatto un grande salto trasferendosi dalla Svizzera in Cambogia. Julie ci ha portati alla nostra nuova casetta, il bungalow numero 1 che era proprio quello che avevo visto sulla foto. Nel suo interno c'era un letto con la zanzariera e uno sgabello. Davanti il mare turchese. Non mi serviva nient'altro. Le onde mi coccolavano e il vento mi accarezzava. Dormivo da dio. Non c'erano né zanzare né insetti a parte le mosche. L'aria di sera era molto piacevole, non si soffriva il caldo. Una notte la pioggia battente sul tetto ci ha fatto vivere un'esperienza unica, era come stare sotto una cascata e dentro si sentiva una leggera nebbiolina. Mi ricorderò per sempre questa notte, i suoni della natura della quale facevo parte. Le nostre giornate scorrevano nella totale tranquillità.
Sunset Beach
Un giorno abbiamo fatto snorkeling e due volte trekking per andare dall'altra parte dell'isola. La prima volta ci è piaciuto talmente tanto che l'abbiamo ripetuto. Camminavo nella giungla pensando al mio idolo Robinson ed ero felice perché vivevo il mio sogno. La spiaggia sulla quale siamo sbucati era grande, di sabbia bianca e con i colori del mare incredibilmente belli, tutte le tonalità del turchese, che adoro, e del blu profondo. C'erano più gente e più strutture che dalla nostra parte e da lì anche i collegamenti con l'isola più grande e molto più turistica Koh Rong, e con la terraferma.
Saracen bay
Qualche parola sul cibo al ristorante di Robinson Bungalow: pochi piatti asiatici ben fatti, ottima frutta fresca e niente pesce nel menu. Mi hanno detto che sicuramente ci sarà presto, appena riusciranno a organizzarlo. Disponibilità, gentilezza, simpatia ed entusiasmo con quale lavoravano tutti fanno sentire anche noi ospiti loro amici. Dopo cena, una partita di domino o di carte era un piacevole modo per finire la serata. Non c'era la tv ma c'era la corrente fino a mezzanotte e bagno in comune senza acqua calda. Penso che privarsi di alcune comodità della vita a favore di una autentica vita nella natura incontaminata e pura sia raro da trovare, e ne vale certamente la pena. Ho cercato di descrivere la mia esperienza dando le informazioni che possono servire ai futuri visitatori. Lo stesso posto può essere fantastico e orribile, dipende dalla persona e dalle sue esigenze. L'importante è sapere bene cosa cerchiamo nel luogo che andiamo a visitare, lasciando anche un po' di spazio a qualche piacevole scoperta. D'altronde si viaggia per scoprire i luoghi, conoscere gli altri e capire meglio noi stessi. |