Marrakech |
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Descrivere l'effetto che questa città con la sua piazza Djemaa el-Fna fa sui visitatori è semplice. L' avevo capito l'ultima sera quando ho incontrato un gruppo dei miei connazionali appena arrivati a Marrakech. Eravamo al Cafe du Grand Balcon, il miglior posto per godersi la vista sulla piazza al tramonto. Abbiamo scambiato due parole con loro e la prima esprimeva incredulità; “Ma, dove siamo? Siamo shockati, non abbiamo visto mai una cosa del genere!” Descrivere Djemaa el-Fna, come lo spettacolo all'aperto più grande del mondo è azzeccatissimo. Esecuzioni pubbliche da cui anche il nome che sarebbe “ raduno dei morti” hanno lasciato lo spazio alla gente viva che vuole divertirsi. Incantatori dei serpenti sono sicuramente artisti più insoliti che si possono trovare in un luogo pieno di musicisti, ballerini, acrobati. Anche la scelta delle pietanze offerte non scherza; le teste dei animali, le lingue e le cervella, solo per citare alcune. Tanto fumo e tanto arrosto… odori che ti avvolgono e travolgono.
Ogni giorno della nostra permanenza a Marrakech siamo passati dalla piazza. Non so come, ma non puoi non andarci. Anche quando non volevamo tornarci, l'abbiamo fatto. Ci siamo persi nei souq, mercati coperti, e l'unica insegna che trovi ogni tanto è quella che porta in piazza. Anche la cartina non è di grande aiuto. A volte la gente del posto ti manda nelle direzione sbagliata, divertendosi dietro le tue spalle. Allora, come muoversi? A casaccio, godendosi il posto, passeggiando senza sapere dove ti trovi. La sensazione non è niente male. I tre giorni a disposizione erano più che sufficienti a visitare le attrazioni principali di Marrakech. Il nostro Riad Asna, prenotato tramite Airbnb, era situato nel quartiere Bab Doukkala. Il posto ideale, non lontano dal centro, dove godersi la tranquillità ed essere coccolati da carissima Lemia. Circa 15 minuti a piedi distano i Giardini Majorelle. Un giardino incantevole pieno di ogni tipo di piante rare, fiori, alberi, non molto grande, ma molto curato in ogni dettaglio. I colori intensi di indaco, giallo e arancione scelti per colorare i muri dei graziosi edifici e le fontane fanno la cornice di questo paradiso terrestre. Il nome di Yves Saint Laurent è legato a questo luogo. Lui era il proprietario insieme al suo compagno, le sue ceneri sono state sparse nei giardini che sono stati donati alla città dopo la sua morte. Una semplice colonna con i suoi anagrafi, in un angolo un po' appartato è il monumento che segnala la sua presenza anche oggigiorno. Il sultano Ahmed el-Mansour el-Danhbi che ha costruito le Tombe Saudite non voleva sentirsi solo e abbandonato dopo la morte. Ha trovato il posto per seppellire accanto a sé tutte le persone alle quali voleva bene, più di 170. E' non gli bastava una semplice colonna e un giardino. Un sultano può permettersi di fare le cose grandiose senza badare alle spese. I materiali pregiati, le decorazioni fantastiche di questo luogo erano nascosti ai visitatori per un lungo tempo. Da quando è stato scoperto, non riposano più in pace. Le cicogne sono là da sempre e continuano a rimanerci. Basta alzare lo sguardo o meglio, salire sulla terrazza del bar di fronte Nid'Cigogne. Dopo una giornata intera a gironzolare per la città, con il caldo che toglie rapidamente l'energia, ci vuole un buon riposo. Vi propongo e vivamente consiglio di copiare la nostra giornata in Palmeraie. In questa oasi nel nord di Marakkech, a circa 20 chilometri si trova hotel Jnane Tamsna. Dal nostro riad abbiamo chiamato per verificare e prenotare il pranzo. Loro ci hanno mandato l'autista. Pranzare da loro dà l'opportunità di usufruire della piscina e questa idea ci piaceva tanto. La tranquillità e la bellezza del posto immerso in un giardino dell'Eden già ci bastava per essere felici. Ottimo pranzo in ombra dell'albero e il saluto della padrona Meryanne Loum-Martin che si è fermata ad ogni tavolo era il massimo. Anche i soli quattro tavoli occupati e la piscina tutta per noi, dopo pranzo, era il massimo. E' inutile che continuo a raccontare la nostra giornata speciale. A Jnane Tamsna ci sono tante cose da scoprire e potete farle anche da soli. Quasi ho dimenticato l'informazione utile che riguarda il costo; 35 euro a testa il pranzo e 30 euro per il trasporto. Mio marito che non ama gli hammam era molto contento con questa soluzione. Il costo era di un trattamento in due. A me piacerebbe andare in un hammam a Marrakech. Potrei tornarci con le amiche o “convertire” il marito. Non importa con chi tornerò. Spero solo di tornare alla città rossa e prendere il cocktail Red Citty al Bab hotel che avevo sulla lista dei miei desideri. Sarà per la prossima volta. |