Muscatdal 18 al 21 Marzo 2013 |
SpaziOso
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Il nostro secondo albergo era l'albergo Mutrah, il primo costruito in Oman. Un posto che consiglio, per la posizione, grandi camere, prezzo e la disponibilità dello staff, servono alcolici e a fianco c'è un night club con la musica dal vivo. Subito dopo aver lasciato i bagagli in camera il primo posto dal quale volevamo iniziare la visita di Muscat era il Palazzo del Sultano. Il tassista ci ha lasciati davanti alle colonne che portano all'ingresso principale. In fondo c'era il palazzo colorato, non molto grande ma molto particolare, bello, con bellissimi giardini intorno. Faceva caldo e una sosta rinfrescante prima di prendere la strada del ritorno era necessaria. Bevendo un succo nell'unico bar che abbiamo trovato mi chiedevo: dov'è la città? Intorno al Palazzo del Sultano ci sono poche case: tutto qui? Ci deve essere un porto, ma non sapevamo come arrivarci. Il signore del bar ci ha indicato un grande portone, porta d'ingresso, vicino all'Omani-French Museum, che porta al porto. Scendendo verso il mare, a sinistra vedevamo una fortificazione portoghese nella fase di ristrutturazione, Al-Mirani e al lato opposto Al-Jalali. In fondo a destra c'era il Palazzo del Sultano con la baia meravigliosa davanti, una visione splendida che sarebbe peccato perdere. Proseguendo abbiamo attraversato il tunnel sbucando in una zona con delle case vecchie. Decisione di tornare a piedi fino a Mutrah, circa 7 chilometri, non è stata cambiata neanche quando un tassista si è fermato per darci un passaggio. Il lungomare che collega Muscat con Mutrah è davvero bello e merita una bella camminata. Visitare la Grande Moschea è d'obbligo e si può fare solo al mattino dalle 8 alle 11. Per arrivare là, come al solito, abbiamo preso il taxi. Il giovane tassista ci ha accompagnati ma non era molto preparato e l'inglese che parlava era difficile da seguire. Per fortuna ci siamo già informati prima e così potevamo tranquillamente ammirarla. Sapevamo che è la terza moschea più grande con il tappeto persiano più grande del mondo. Non sapevamo che la cupola con il grande lampadario è fantastica. Siamo entrati nella biblioteca moderna, attrezzata con i computer e anche al Centro islamico dove ci hanno offerto il caffè e datteri insieme al materiale propagandistico. La donna che ci ha ospitati era, a nostra grande sorpresa, tedesca di origini polacche che vive in Oman da sei anni. Mi chiedevo cosa ha spinto una donna tedesca, giovane a fare una scelta così? Sarà che le donne in Oman stanno bene, sono protette, parole sue, o qualche brutta esperienza nel mondo occidentale? MutrahIl Suq di Mutrah è il posto più frequentato dai turisti. E' un mercato tradizionale arabo, molto caotico dove è facile perdere l'orientamento. Si vende di tutto, dalle spezie e incensi alle magliette e vestiti confezionati in India, Thailandia o Cina. Non si può sbagliare l'entrata principale, è il posto dove si fermano i pullman turistici.L'atmosfera di un villaggio di pescatori, per fortuna, c'è ancora. Il tempo scorre lentamente ed è proprio quello che mi piace in questi posti dove si possono incontrare persone che portano al bar cibo comprato al mercato e ordinano solo un caffè. Di nascosto osservavo un signore con il vestito tradizionale, seduto con le gambe incrociate sulla sedia, che dopo colazione, fumava una sigaretta e guardava il mare. Il suo sguardo conteneva saggezza e pace, "inshallah"; "se Dio vuole" è la parola magica. Al crepuscolo la luce che avvolgeva la cornice e le montagne intorno era bellissima. Il canto che si sentiva dalle moschee completava il quadro. Ammiravamo il panorama dall'Al-Boom Restaurant di Marina Hotel, situato all'ultimo piano. |