Zona Expo di Saragozza |
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Alle 10 del mattino di domenica c'era poca gente in giro e si prospettava una giornata molto calda. Era la giornata giusta per visitare l'area espositiva dell'Expo che si trova a circa tre chilometri fuori dal centro. Abbiamo preso l'autobus per la prima volta a Saragozza e ci siamo diretti verso Centro commerciale che si trova nelle vicinanze. Gli autobus passano spesso e costano 0,95 euro. Un paio di fermate con l'autobus, più dieci minuti a piedi e ci siamo trovati sul fiume Ebro, nella zona del Parco del Acqua. Davanti a noi c'era una zona verde, le zone di ricreazione, un porto fluviale, i ponti e gli edifici di forme particolari.
Ho letto da qualche parte che là si trova l'edificio che fino al 2015 sarà la sede della Segretaria Internazionale dell'Acqua, voluta dall'Onu. Non potevamo non attraversare il bellissimo ponte che si trovava davanti a noi (piaceva molto a mio marito che, tra l'altro, ha fatto un servizio fotografico di tutti i ponti che abbiamo visto) per poi tornare dalla stessa parte attraversando il ponte che piace a me, cioè Pabellon Puente. Purtroppo non era possibile in quanto era chiuso e così potevo solo immaginare l'effetto della luce del sole che entra nelle aperture triangolari creando sicuramente un belvedere. L'obiettivo successivo era la famosa Torre dell'Acqua, alta 76 metri, opera dell'architetto Enricque de Tersa, che assomiglia ad una goccia d'acqua in verticale. Girando intorno all'edificio abbiamo visto che il passaggio di collegamento tra la Torre ed il Pabellon Puente era danneggiato e perciò chiuso. Tutta la zona ha l'aria di un cantiere, tanti lavori in corso. Mi chiedevo come mai? L'anno scorso c'era l'Expo. Prima di partire per Saragozza ho visto una mostra fotografica a Milano organizzata dall'Ufficio Spagnolo del Turismo e quello che avevo davanti non era la stessa cosa: per esempio l'edificio "cestino" non aveva il peperone e credo che l'altro ortaggio era il pomodoro, sul tetto. Lungo il nostro percorso abbiamo visto la funivia che collega la città con l'area Expo. Eravamo molto contenti di prenderla (vicino a Torre dell'Acqua) e guardare dall'alto tutta la zona sotto i nostri piedi. Arrivando alla fermata abbiamo visto che c'era un grande mercato dietro la stazione dell'autobus. Un piccolo giro al mercato e siamo tornati al Parco del Acqua. Il caldo si sentiva, 38 gradi, ed il pensiero dominante era trovare un posto in ombra con una birra fresca e qualcosa da mangiare. In giro non c'era quasi nessuno e credo che da lontano si capiva che noi due eravamo turisti. Dopo una lunga pausa e un paio di birre ci siamo spostati in un altro bar nella zona con la piscina e la spiaggia di sabbia, le palme, le montagnette di cemento dalle quali usciva il vapore. Insomma un parco acquatico non molto grande e non troppo affollato. L'ultimo sforzo era la visita dell'acquario fluviale, il più grande del mondo con 300 specie. Non mi è sembrato così grande, ma mio marito che voleva visitarlo mi ha fatto notare che si parlava dell'acquario fluviale, non marino come quello a Genova che ho visto io (lui no). Almeno dentro era fresco. |