CagliariDal 20 al 22 Maggio 2009 |
SpaziOso
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Dopo Alghero, Cagliari era la nostra seconda base. Abbiamo pernottato per due notti in albergo residenze "Ulivi e Palme", in periferia della città a circa mezz'ora a piedi dal centro. Ai partecipanti è piaciuto specialmente il ristorante dell'albergo, cibo buona e abbondante, bevande incluse nel prezzo. Siamo riusciti a fare due visite alla città, il primo giorno subito dopo l'arrivo avevamo fatto una passeggiata notturna, saltando l'ottima cena dell'albergo e la seconda visita era l'ultimo giorno, prima di riprendere il viaggio verso il Golfo d'Aranci per prendere il traghetto per il ritorno, insieme alla nostra guida Davide. Di notte Cagliari ci è sembrata poco vivace, con poca gente in giro e tanti locali vuoti, ma bisogna tener conto anche della stagione e che era un mercoledì. La visita guidata è partita con una visita panoramica in pullman dove abbiamo visto la lunghissima spiaggia di Cagliari e gli stagni d'acqua salata con tantissimi, dicono 5-6 mila fenicotteri. A pochissima distanza dal centro, davvero un'immagine particolare, un pezzo di natura inserita in un ambito urbano. Dopo queste bellezze naturali ci siamo trasferiti nel quartiere di Castello che si trova su una collina che domina la città. E' la zona storica di Cagliari dove alloggiavano gli uomini di potere che governavano la città. La costruzione della cittadella fortificata risale all'inizio del XIII secolo, quando la giudicessa Benedetta di Massa cedette il colle al Comune di Pisa. Si pervenne così alla realizzazione di una cinta difensiva, dotata di torri circolari o quadrate ubicate nei punti nevralgici del tracciato e in particolare delle tre torri a difesa dei principali accessi: la torre di San Pancrazio a nord (presente su una delle foto sottostanti), quella dell'Elefante a ovest e quella del Leone a sud. Dal 1326 la gestione delle opere di fortificazione fu assunta dai Catalani, ma le mura mantennero inalterata la struttura originale sino alla fine del XV secolo quando si manifestò la necessità di potenziare le fortificazioni e la città fu interessata da una serie di interventi che determinarono il nuovo volto della cittadella fortificata. Le fortificazioni del lato orientale, fin dalla fase pisana, si presentavano meno spesse grazie alla conformazione del colle su cui si ergevano e che da questa parte era particolarmente impervio. Dal colle si ha anche un vista stupenda. Quello che attira l'occhio è la Sella del Diavolo. Secondo una legenda il diavolo si impossesso del golfo di Cagliari attirato dalla sua bellezza. L'arcangelo Michele, mandato da Dio, sconfisse il Lucifero che nella fuga perse la sua sella che si pietrifico. Così il promontorio ebbe il suo nome ed il golfo fu chiamato Golfo degli Angeli. La passeggiata è continuata scendendo dal colle nel centro della città. Prima di salire sul pullman abbiamo comprato qualche prodotto locale, i dolci tipici sardi nella dolceria "Durke" e una bottiglia di mirto. Un pranzo veloce al ristorante "Su Cumbidu", molto buono e anche conveniente, ed è arrivata l'ora di partire. La vacanza è finita qui, in questa bella città. |