Un pomeriggio ad Hammam

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Alle 16.30 abbiamo l'appuntamento davanti all'albergo con i nostri tre amici che stamattina, mentre noi due dormivamo, hanno visitato l'Aya Sofia. Si va ad hammam, cioè il bagno turco. Con una scusa gli uomini hanno deciso di andare al bar a guardare la partita, se non erro giocava la Germania contro l'Argentina, e naturalmente il tutto era accompagnato da "una ricca birra". Angela è pronta ad affrontare questa esperienza, che non la lasciata dormire di notte. E' felice ed emozionata (è una infermiera molto sensibile).

Entriamo dalla parte delle donne, paghiamo 20 lire (10 euro) per il trattamento completo e seguiamo una signora robusta in costume da bagno. Siamo in una stanza rotonda con i lettini. Iniziamo a sistemare le nostre cose quando Angela si accorge che una donna si sente male. Corre verso di lei dicendo "alzatele le gambe" e tira fuori il ventaglio. E' molto efficace il suo intervento e dopo 5 minuti è tutto a posto. Le donne ci sorridono e ci guardano incuriosite, siamo le uniche straniere. E' molto caldo e umido e Angela non è sicura di poter resistere. Cerco di incoraggiarla. Andiamo nella stanza di "lavaggio"... che scena: due donne sdraiate su un tavolo esagonale di marmo, grosse e nude, insaponate e altre due donne accanto che le strofinano molto energicamente.

Esploriamo la stanza e ci accorgiamo delle altre donne sistemate negli angoli. Ci fanno il segno di fare come fanno loro, riempiamo le ciotole con l'acqua calda e bagniamo il corpo. Stiamo in piedi, imbarazzate. Una donna ci dice di sederci, è molto più comodo. Entro in sauna mentre Angela è stata chiamata "al lavaggio". Quando esco la sento "che vergogna... ma sono così sporca... ". Sul suo corpo c'erano i rottolini di una massa sporca. Dopo toccava me, e succedeva la stessa cosa. La signora che mi strofinava ha capito il nostro imbarazzo ed io ho capito che mi diceva che è la polvere turca.

La prima fase era il peeling, poi il lavaggio con il sapone ed il massaggio insieme e alla fine il risciacquo con l'acqua non tanto calda. Ci hanno risciaquate buttandoci un secchio d'acqua (più di uno). Che pulizia profonda, e noi in occidente che facciamo le docce tutti giorni con i bagnoschiuma e poi mettiamo le cremine profumate crediamo di essere molto più puliti ed anche molto più avanti. Abbiamo solo meno tempo e di conseguenza siamo anche più poveri. Il nostro bagno turco è durato circa un'ora e mezza con un po' di relax sui lettini ad entrata. Le donne si facevano il pedicure, mettevano lo smalto, bevevano il tè, leggevano… in un'atmosfera molto rilassante. Anche il lampadario in mezzo con le luci che cambiavano colori contribuiva a creare questa oasi di pace.

E' stata un'esperienza fantastica che non ha niente a che fare con le Spa che ho avuto l'occasione di frequentare, una cosa autentica che abbiamo condiviso con le donne turche.

Kayseri