Maputo, la capitale del Mozambico25 Giugno 2011 |
SpaziOso
BARZELLETTE LIBRI VIDEO MUSICA FOTO DIGITALI CURIOSITA' POKER RICETTE SARDEGNA ZAGABRIA BELGRADO SARAGOZZA LAGHI ALPINI MADRID BERNINA EXPRESS TURCHIA BUDAPEST BOAVISTA AMSTERDAM SUDAFRICA Johannesburg Soweto Blyde River Canyon Kruger Night drive Passeggiata Safari Video safari Maputo Swaziland Cape Town Buona Speranza NAPOLI E DINTORNI ISOLA DI MAFIA VALENCIA COSTA AZZURRA ORTONA NAMIBIA OMAN e DUBAI TIBET e CINA ISOLE EOLIE PRAGA CAMBOGIA SIVIGLIA CRACOVIA NEW YORK MAROCCO COPENAGHEN SAN PIETROBURGO ALBANIA SANTORINI RIGA ZANZIBAR ISLANDA GIAPPONE EDIMBURGO BARCELLONA PROVENZA ALBANIA e CORFÙ INDIA MOSCA SARDEGNA bis TENERIFE PORTOGALLO VENEZIA ABRUZZO USA BORMIO FES PAESI BASCHI MAREMMA TOSCANA UZBEKISTAN MARCHE ALTRI |
A 30 km circa dall'uscita più meridionale di Kruger si trova il confine del Mozambico e proseguendo per altri 100 km si arriva a Maputo, la capitale. Vista la vicinanza, abbiamo deciso di includere questa città nell'itinerario del nostro viaggio. Siamo arrivata alla frontiera verso le 3 di pomeriggio. E' la prima volta che ho affrontato un valico africano con la macchina e devo dire che è abbastanza diverso rispetto a quei europei. Mentre da noi uno sistema tutto stando in macchina, qui bisogna uscire e recarsi negli uffici per sistemare le formalità. Prima ci aspettava l'uscita dalla Sudafrica ed è andato tutto abbastanza veloce e tranquillo. Arrivati alla frontiera mozambicana abbiamo trovato una confusione totale; almeno così ci sembrava inizialmente. Alla fine, dopo aver compilato il modulo di entrata (non mi ricordo bene se chiedevano anche il numero delle scarpe), essere statti fotografati con l'ausilio di un portatile con una web-cam e aggeggio che ci ha preso anche le impronte di entrambi gli indici, tutto è andato ben. Dimenticavo, abbiamo pagato 51 euro il visto di ingresso (se lo chiedete in ambasciata in Italia costa 70 euro). A Maputo siamo arrivati di sera. Diversamente dalle città di Sudafrica, abbiamo trovato un traffico impressionante ed anche lo stile di guida della popolazione non ci è piaciuto molto. Trovato l'albergo, costava un po' di più rispetto a quello che ci aspettavamo, siamo andati al ristorante di fronte per la cena. A Mozambico si parla portoghese e sono pochi che parlano inglese e questo fatto ci ha regalato una cena più interessante. Per l'insicurezza del posto, confermataci anche dal personale dell'albergo, non abbiamo fatta la solita passeggiata digestiva. Giorno dopo, presto di mattina ci siamo dati in esplorazione delle città. Prima cosa che abbiamo notato è la sporcizia, ma tanta, tanta: l'Africa come uno se la aspetta. Tutti i posti interessanti erano abbastanza vicino all'albergo e così abbiamo fatto una piacevole passeggiata visitando la casa di ferro progettata dal famose ingegnere francese Eiffel. A pochi passi c'è un bel giardino botanico e la cattedrale di Maputo. Spostandosi verso ovest abbiamo visitato il mercato dell'artigianato del sabato. Siamo stati assaliti dagli ambulanti che ci offrivano di tutto, dalle figurine in legno all'ultimo modello dell'iPod, a prezzi non sempre stracciati, ma comunque trattabili. Accanto si trova un castello dell'era di dominio portoghese. Avendo visto in mattinata le cose previste, abbiamo deciso di prendere traghetto per andare all'isola di fronte al Maputo. Allo sbarco tanti venditori del pesce fresco, appena tirato fuori dal mare. Si può comprare per pochi euro e farselo preparare in qualche chiosco che si trova nel porto. Abbiamo preferito di mangiare in un ristorante ufficiale in uscita del paese. Un piacevole ambiente nell'ombra degli alberi con la vista su Maputo. E i gamberetti alla griglia che ho preso erano ottimi, i migliori che io abbia mangiato. Non posso dire lo stesso per il vino bianco che ci hanno servito. Al rientro a Maputo ci aspettava un bellissimo tramonto. Siamo entrati in un centro commerciale, modernissimo e molto carino per bere un buon caffè espresso. Per tornare in albergo, visto che era già buoi e la sicurezza non molto garantita, abbiamo preso due moto taxi (eravamo in cinque). Il breve viaggio era divertente con tanti sorpassi e sfotti. La cena nello stesso ristorante di sera prima e presto a letto. Un piacevole giornata a piedi, senza macchina, molto rilassante. Domani ci aspetta Swaziland. |