Johannesburg

18 Giugno 2011
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Siamo partiti da Linate per Roma venerdì, 17 giugno, ma non siamo superstiziosi. Da Roma il volo è partito dopo la mezzanotte (era già il 18, meno male). Verso le 7 di mattina siamo atterrati ad Addis Abeba e senza farci entrare nel complesso aeroportuale ci hanno trasferito sul volo per Johannesburg. Siamo arrivati alle 13:15. Le formalità doganali si sono svolte senza problemi e anche i due bagagli che dovevamo imbarcare a Roma perché superavano il peso massimo sono arrivati a destinazione. Ci aspettava anche l'autista per trasferirci nel nostro albergo, già riservato online: Hotel Wesley, situato in uno dei numerosi sobborghi della città di Johannesburg. Un albergo a cinque stelle a 70 euro per una notte per noi cinque ed incluso nel prezzo anche il trasporto dall'aeroporto: da non credere. L'albergo era davvero bellissimo: una piccola piscina, un parco interno, le camere molto particolari con un arredamento d'autore.

Nostra camera nel hotel The Wesley La piscina all'aperto del hotel The Wesley

Avevamo a disposizione quel pomeriggio per vedere qualcosa di Johannesburg e domani mattina per visitare Soweto. Poco tempo a disposizione con un'altra aggravante, le giornate in questo periodo dell'anno finiscono presto; alle 17:30 / 18:00, dipende dalla zone del paese, è già buio e in molti posti è altamente sconsigliabile girare di notte per la diffusa microcriminalità. Sono rimasto di stucco quando ho visto che il nostro albergo è circondato da un recinto elettrico, come anche tutte le case nella zona.

Abbiamo impiegato pressappoco due ore per organizzarci con un grande aiuto dell'impiegato della reception che si è fatto in quattro per darci una mano. Uno dei problemi è che eravamo in cinque e non ci stavamo in un taxi normale e trovare uno più grande in quel momento non era possibile. Inoltre dovevamo organizzarci per l'indomani. Alla fine, assistiti dalla fortuna ma anche dalla nostra intraprendenza, siamo riusciti a sistemare tutto. Sono arrivati due taxi e con uno degli autisti siamo riusciti a concordare che domani ci accompagni a Soweto e dopo all'aeroporto per noleggiare l'auto.

Quella sera, visto che eravamo lontano dal centro di Johannesburg, ci siamo fatti accompagnare in uno dei sobborghi chiamato Sandton, a pochi chilometri dal nostro hotel, nella piazza intitolata a Nelson Mandela, dominata da una sua grande statua in bronzo. In effetti è una zona commerciale e la piazza centrale è circondata dai numerosi negozi e ristoranti, tutto nuovo e moderno, costruito da pochi anni. L'atmosfera molto vivace che si può sentire in molte città europee durante un sabato sera. Il buio avanzava già da un bel po' e i nostri stomachi cominciavano a brontolare e non ci rimaneva che affrontare il nostro prima pasto in Sudafrica. La carne con le patatine ed una bottiglia di ottimo vino rosso locale. Alla fine anche un bicchierino di brandy sudafricano per festeggiare l'inizio della nostra vacanza.

In attesa di un taxi davanti all'albergo La piazza di Nelson Mandela

Siamo tornati con un taxi solo e stavamo in quattro sul sedile posteriore, schiacciati come le sardine. Fuori faceva freddo ma le camere al nostro arrivo erano calde: il personale ha acceso il riscaldamento, le stufe elettriche. Prima di andare a letto mi sono immerso nella vasca che stava al centro della stanza. Stanco, ma rilassato e contento perché tutto alla fine è andato bene mi sono immerso nei sogni. Domani è un altro giorno.

Soweto