Ali Banana e la guerradi Biyi Bandele |
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Titolo dell'originale: Burma Boy, 2007 Letto in spiaggia nell'agosto 2010 Sfogliando i libri sugli scaffali della biblioteca comunale, sperando di trovare un'adeguata lettura per le imminenti vacanze estive, in vista di un riposo totale, sono stato attirato da questo titolo un po' curioso. Ali Banana e la guerra!? Sembrava uno di quei libri da due soldi, ma sulla copertina c'è il giudizio di Wole Soyinka, il Premio Nobel per la Letteratura: "Nelle pagine di questo romanzo risuona un'assoluta maestria narrativa". Ed ha perfettamente ragione, se mi è permesso di giudicare un giudizio di un Premio Nobel. La prima qualità di questo libro sta proprio nel modo in cui è scritto. Molto leggibile, spiritoso e divertente, spesso anche toccante, ma mai patetico come spesso accade nei cosiddetti bestseller e nei film cinematografici, che mi dà tanto fastidio e mostra poca bravura di chi cade in questa trappola. Un perfetto equilibrio tra la narrazione, le descrizioni degli ambienti, dell'atmosfera e degli eventi, ed i dialoghi dei protagonisti. Questa alchimia artistica delle parole fa si che la lettura scorre molto piacevolmente, tenendo sempre un ritmo perfetto. Il libro racconta la storia di un quattordicenne nigeriano, di nome Ali e cognome Banana (tradotto dalla sua lingua madre), che si arruola nell'esercito Inglese durante la seconda guerra mondiale, mentendo ovviamente sulla sua età (il limite di quei tempi era 17 anni). Nell'inverno del '44, Ali fa parte di una brigata nigeriana inviata in India per un breve addestramento prima di essere trasferito in Birmania a combattere l'esercito nipponico che occupa il paese. Si incrocia la narrazione degli avvenimenti di guerra con i racconti della sua e delle vite dei suoi compagni d'avventura, scoprendoci il modo di vedere e vivere la vita dei valorosi combattenti nigeriani, molto apprezzati anche dall'esercito della Sua Maestà. Penso sia il primo romanzo di uno scrittore africano che ho letto, ma certamente non sarà l'ultimo. Biyi Bandela, si è ispirato agli eventi veramente accaduti durante la seconda guerra mondiale sulla penisola Asiatica di Asia Minore, raccontati nei vari libri che trattano i combattimenti in Birmania, oggi Myanmar, e consultando i documenti di quell'epoca, disponibili nei diversi archivi privati e statali. Il personaggio di Ali Banana è realmente vissuto e la sua vera storia è stata esposta in un altro libro, scritto da un inglese. Biyi si è servito di questo per rivelare il contrasto tra la vita quotidiana e gli orrori e gli incubi della guerra, che sembrano diventare anche essi, nel tempo, parte della vita stessa.
Il farabiti1 Banana rammentò le parole dell'uomo che chiamavano il janar2. |