Le quattro casalinghe di Tokyo

di Natsuo Kirino
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Titolo dell'originale: Out
Letto nel gennaio 2012

"Out" è il titolo originale del thriller di Natsuo Kirino, tradotto in italiano come "Le quattro casalinghe di Tokyo". E' un romanzo scritto da donna che parla di quattro amiche che lavorano di notte in una fabbrica di cibi precotti. Il lavoro è pagato un po' meglio dei lavori di giorno e lascia loro anche sufficiente tempo per occuparsi della famiglia. Riescono a reggere il ritmo schiacciante senza lamentele e confidarsi anche tra di loro.

Un giorno Yayoi non sta bene e Masako scopre per caso i lividi sul suo ventre. Non poteva più fare finta di niente e inizia a raccontare del litigio con marito. I mariti che si ubriacano, che spendono i soldi ai giochi d'azzardo e vanno a puttane, si trovano in ogni parte del mondo. A volte le mogli, come Yayoi, quando scoprono che tutti i loro risparmi sono spariti li uccidono.

La decisione di Masako di aiutare l'amica a sbarazzarsi del cadavere fa partire il vero dramma delle loro vite che si intrecciano alle vite degli uomini che faranno la parte della loro storia. Le altre due amiche le danno una mano e lo fanno per i soldi. Hanno disperato bisogno di soldi e non si tirano indietro quando Masako spiega loro cosa pensa di fare con il cadavere.

La scrittrice conosce bene la realtà della società giapponese e l'animo femminile e quello che racconta è molto duro. Essere intelligenti e in gamba per una donna non è un vantaggio. Masako ha lavorato per vent'anni in un istituto finanziario e non solo non è mai stata promossa; ha perso il lavoro. A casa ha il marito e il figlio, ma quasi non si parlano. Ognuno vive nel proprio mondo fatto di solitudine e lei si sente molto sola. Fare qualcosa di estremo le cambierà la vita o cambierà solo lei? Sarà in grado di ricominciare una nuova vita? Non lo sa neanche lei quando decide di eliminare il cadavere, ma vuole tentare di liberarsi dalla vita che non le appartiene.

Masako è la vera protagonista che fa paura, non solo in senso letterario. E' brillante, coraggiosa e riesce a penetrare nella mente delle persone. Le capisce bene che non si potrebbe dire per il ragionamento del ispettore che conduce l'indagine. Ecco l'esempio di un punto di vista femminile e maschile:

"Lei pensa dunque che Yayoi avesse un amante e che costui si sia sbarazzato del marito. E' questo che pensa, signor ispettore?"
"La signora Yayoi è una buona moglie e una splendida madre. Non posso davvero definirla in altro modo, mi creda", dichiarò Masako pensando che era vero. Proprio perché era una moglie e una madre esemplare aveva potuto aggredire Kenji come una furia e ucciderlo, dopo aver scoperto di essere stata ingannata. Se avesse avuto un amante non si sarebbe comportata in quel modo. Invece le supposizioni di Imai avevano preso la direzione opposta."

Dopo aver letto "Le quattro casalinghe di Tokyo" sono definitivamente diventata amante dei thriller. Chi l'avrebbe detto? Mi chiedo se la traduzione del titolo, che non c'entra niente con l'originale, è stata ispirata dal film "Le casalinghe disperate" o magari anche la Natsuo Kirino ha scritto una versione giapponese. Anche in "Sex & the City" ci sono quattro amiche e con loro le quattro amiche giapponesi non c'entrano proprio. Sarebbe interessante vedere "Sex & the City" giapponese. Consigliato leggere a tutti, in particolare agli uomini per capire meglio le donne.

Contro l'amore